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Nuovo crollo all’Università di Cagliari, cede soffitto negli uffici Erasmus

Al momento del crollo in ufficio erano presenti due dipendenti che però sono riusciti a scansarsi in tempo. L’Università ha comunicato che l’intero ufficio rimarrà chiuso.
A cura di Antonio Palma
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Nuovo crollo all'Università di Cagliari dove questa volta ha ceduto una parte del soffitto in cartongesso negli uffici Erasmus, in Via San Giorgio, a pochi giorni dal grave crollo dell'edificio che ospita la facoltà di lingue. Fortunatamente non si registrano feriti ma ovviamente l’ufficio è stato chiuso a tutto il personale in attesa di ulteriori verifiche.

Al momento del crollo in ufficio erano presenti due dipendenti che però sono riusciti a scansarsi in tempo quando hanno visto i primi calcinacci cadere sul pavimento e quindi sono usciti illesi dall’incidente. Il cedimento infatti è avvenuto  in pieno orario lavorativo, poco dopo le 9 di oggi.

L’Università ha comunicato che l’intero ufficio rimarrà chiuso fino a nuove ordine e ha diffuso un comunicato a tutto il personale affinché non si rechi nella struttura. "A seguito della segnalazione relativa al distacco di una piccola porzione di cartongesso posizionata all'intradosso del solaio di un locale ubicato presso gli uffici ‘Ismoka' di Via San Giorgio 12, si interdice temporaneamente l'accesso a tutto il personale al suddetto locale e a quello soprastante fino a successiva comunicazione da parte della Direzione Investimenti, Manutenzione Immobili e Impianti", si legge nella comunicazione.

Il crollo non è stato grave quanto quello avvenuto nei giorni scorsi in un’altra struttura dell'Università di Cagliari ma ovviamente ha fatto sorgere nuovi dubbi e polemiche sula sicurezza degli edifici.

Intanto continua l'indagine sul primo crollo con le prime persone finite sul registro degli indagati del aProcura del copaluogo sardo. Si tratta del rettore Francesco Mola, il direttore generale dell'Ateneo Aldo Urru, la dirigente del settore investimenti, manutenzione immobili e impianti Antonella Sanna e Agostino Zirulia del settore investimenti e manutenzioni edilizia e impianti.

La Procura ha tenuto chiarire però che si tratta di atti dovuti per permettere loro di nominare propri peristi in vista delle perizie tecniche sugli edifici che saranno  effettuate nei prossimi giorni.

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