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Nuova protesta shock al Cie di Roma, 13 immigrati si cuciono la bocca

Tra i tredici anche alcuni che avevano partecipato alla protesta del Natale scorso.
A cura di A. P.
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Nuova protesta shock al Centro di accoglienza di Ponte Galeria a Roma. Tredici  immigrati ospitati nella struttura si sono cuciti di nuovo le labbra in segno di protesta, come era già avvenuto a dicembre dell'anno scorso pochi giorni prima di Natale. Protagonisti della protesta questa volta sono tredici marocchini, tutti provenienti da Lampedusa dove sono sbarcati dalle carrette del mare nei mesi scorsi. Sette di loro sono gli stessi che si cucirono la bocca poco prima di Natale e che non avendo ottenuto alcuna risposta al loro caso ora rilanciano la protesta. I tredici, che si sono cuciti le labbra per iniziare uno sciopero della fame, protestano infatti per la loro prolungata permanenza nel centro di accoglienza a sud di Roma.

"I marocchini protestano per il protrarsi della loro permanenza nel centro. Si lamentano del fatto che da Natale non è cambiato nulla e dicono di aver avuto notizie di uscite da altri loro connazionali che si trovano in altri centri, mentre loro sono ancora qui" hanno spiegato i medici del Cie di Roma che li seguono tutti i giorni. "È evidente che il tempo della politica scorre molto più lentamente rispetto a quello di queste persone, passate dal dramma di un'immigrazione difficile a luoghi con pochissima dignità come i Cie. Spero che dopo le promesse il parlamento approvi presto le norme necessarie a porre fine a questa vergogna" ha affermato il Garante dei Detenuti del Lazio, Angiolo Marroni.

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