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“Non è mio padre”: il giallo del cadavere trovato in casa dopo mesi, esame su dna e cellulari

Esame del dna sui resti del cadavere trovato il 15 marzo scorso a Corigliano d’Otranto (Lecce) e che si presume sia quello di Antonio Caracciolo, 84 anni. Il figlio, accusato di aver continuato a intascare la pensione, dice però che il padre è vivo in Svizzera.
A cura di Susanna Picone
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Antonio Caracciolo (Screen da norbaonline).
Antonio Caracciolo (Screen da norbaonline).

"Mio padre si trova in Svizzera, quel corpo non è il suo, non so di chi sia". È questo quanto nei giorni scorsi ha detto ai magistrati Luigi Roberto Caracciolo, il 56enne di Corigliano d'Otranto (Lecce) indagato per aver occultato in casa per mesi il corpo dell'anziano padre defunto per continuare, secondo l’accusa, a prendere i soldi della sua pensione.

Il corpo dell’uomo – si pensa appunto possa trattarsi dell’84enne Antonio Caracciolo – è stato trovato nella sua casa ormai ridotto a uno scheletro il 15 marzo scorso. Era su una brandina, sotto una coperta, accanto a dei ventilatori accesi. Il figlio ai magistrati avrebbe detto appunto che il padre Antonio è ancora vivo e che si trova in Svizzera da alcuni parenti e avrebbe anche confermato di aver prelevato i soldi della pensione perché sarebbe stato da lui delegato. Avrebbe preso quei soldi – circa 600 euro al mese – per quasi un anno.

Ma se fosse vero il racconto del figlio chi è la persona trovata morta dopo mesi in casa? Nel corso dell'accertamento autoptico disposto dalla Procura di Lecce, che non ha evidenziato segni di violenza, sono stati effettuati prelievi per l'identificazione genetica.

Il pm disporrà anche una conferenza tecnica sui dispositivi elettronici sequestrati dai carabinieri, i cellulari di padre e figlio. Si cercheranno elementi utili per ricostruire cosa è accaduto nel periodo precedente alla morte dell’84enne.

Il figlio indagato, adesso, come raccontato in un servizio de La vita in diretta, non risponde più alle domande dei giornalisti che, invece, hanno raccolto altre voci inquietanti nel paese in cui l’anziano viveva. Una donna, in particolare, ha raccontato che anche la madre, 12 anni fa, sarebbe stata tenuta in casa morta, nascosta in una cassa, e che i familiari avrebbero continuato a riscuotere la sua pensione.

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