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Neonati morti nell’armadio, il messaggio della 25enne al fidanzato: “In ospedale non si sono accorti di nulla”

La 25enne di Reggio Calabria, prima di essere scoperta, in ospedale aveva detto di essere vergine facendo temere che l’emorragia potesse essere addirittura un tumore. Le chat col fidanzato confermerebbero la presenza di un precedente neonato: “Questa volta potevi stare attento. Adesso sarò io a dovermi assumere le responsabilità”.
A cura di Antonio Palma
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Sono in ospedale, non sto bene. Non si sono accorti di nulla”, è uno degli ultimi messaggi, prima di essere scoperta, inviati al fidanzato dalla ragazza di 25 anni arrestata nei giorni scorsi a Reggio Calabria con l’accusa di aver ucciso i due figli gemellini appena nati e averli nascosti nell’armadio di casa nel luglio dello scorso anno. Quel giorno era stato lui ad accompagnarla a casa prima che la giovane partorisse di nascosto i due bimbi che, secondo l’accusa, avrebbe poi soffocato e occultato.

La giovane donna, in preda a una emorragia, si era poi recata da sola in ospedale dove aveva continuato a negare il parto così come aveva fatto durante tutti i nove mesi di gravidanza. Affermazioni che ha ripetuto per giorni e durante tutta la degenza fino alla scoperta dei neonati morti nell’armadio di casa il 9 luglio quando i familiari, ignari di tutto, hanno controllato il motivo della strana puzza.

La 25enne diceva di essere vergine, bugie che hanno indotto i medici a credere potesse trattarsi addirittura di un tumore. “La paziente riferì solo una perdita di sangue sostenendo di non aver mai avuto rapporti sessuali” ha rivelato infatti il medico che la visitò in ospedale, aggiungendo: “Ha continuano a sostenerlo per tutta la degenza e pensavamo fosse un tumore, era determinata e lucida e solo gli esami di laboratorio hanno scoperto la verità”.

Le chat tra i due fidanzati, rese note dalla trasmissione “Dentro la notizia”, confermerebbero però la sua lucidità così come la consapevolezza sua e del fidanzato che è stato ascoltato a sua volta dai pm ma si è avvalso della facoltà di non rispondere, beneficio che gli è concesso in quanto indagato per favoreggiamento.

“Questa volta dovremo cercare di risolvere la cosa e poi ognuno per la sua strada” diceva il giovane nei mesi precedenti, quando ha saputo che lei era incinta. Le chat rinvenute dagli inquirenti fanno sospettare la presenza di un terzo neonato e di una precedente gravidanza del 2022 di cui però non si era mai saputo nulla. “Ora che siamo vicini al termine ho pensato che avere un figlio sia comunque la cosa più bella che c’è anche se non è il momento migliore per noi” scriveva il fidanzato della 25enne in un messaggio. “Io ho molta paura e non sto bene fisicamente” ribatteva lei.

“Tu non ti preoccupi di come sto, io ho dolori e tanti pensieri. Ma pure tu questa volta potevi stare attento. Adesso sarò io a dovermi assumere le responsabilità di questa cosa” diceva la giovane al fidanzato. Per la difesa la 25enne ha enormi fragilità e gli avvocati si preparano a perizie psichiatriche in prospettiva del processo.

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