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Naufragio all’Asinara, sub superstite accusato di omicidio colposo del cugino e furto della barca

La Procura di Sassari ha deciso di contestare anche l’accusa di omicidio colposo e furto all’unico indagato, il 35enne Giovannino Pinna, il sub sopravvissuto all naufragio in cui è morto il cugino Davide Calvia.
A cura di Antonio Palma
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Davide Calvia (a sinistra) e Giovannino Pinna (a destra)
Davide Calvia (a sinistra) e Giovannino Pinna (a destra)

Nuova svolta nelle indagini sul terribile naufragio all'Asinara in cui ha perso la vita il 38enne Davide Calvia, ritrovato cadavere il 22 aprile scorso, dieci giorni dopo il drammatico incidente, in un'insenatura vicino a Castelsardo, nel nord della Sardegna, in provincia di Sassari. La Procura infatti ha deciso di contestare anche l’accusa di omicidio colposo all’unico indagato, il 35enne Giovannino Pinna, il sub sassarese sopravvissuto allo stesso naufragio del 12 aprile nel Golfo dell'Asinara, e cugino della vittima.

L'avviso di garanzia è stato consegnato nella tarda serata di ieri all'avvocato difensore del 35enne. Pinna infatti sta ancora affrontano i postumi dell’incidente a casa sua dopo essere stato dimesso dall’ospedale. L’uomo infatti era stato recuperato dai soccorritori 24 ore dopo il naufragio, su una spiaggia di Marritza, nella Marina di Sorso, in condizioni gravi e sotto shock.

Era stato lui a lanciare l’allarme Sos prima che la barca sulla quale si trovava col cugino affondasse. Il giorno del naufragio Pinna e Calvia stavano facendo una battuta di pesca sportiva nel Golfo dell'Asinara, nel tratto di mare fra Stintino e Porto Torres, quando qualcosa è andato storto. L’imbarcazione ha iniziato ad a imbarcare acqua affondando poco dopo e lanciato i due in balia della corrente del mare.

Pinna è riuscito a salvarsi miracolosamente ed è stato recupero dai soccorritori prima di essere ricoverato per qualche giorno all’ospedale. Santissima Annunziata di Sassari. Davide Calvia, invece, non ce l’ha fatta, il suo corpo senza vita è stato ritrovato solo dieci giorni dopo i fatti. L'autopsia sul corpo della vittima ha rilevato la presenza di politraumi, ma sull'origine i medici non hanno dato nessuna certezza.

Le indagini avevano portato all’iscrizione nel registro degli indagati del superstite con l’ipotesi di reato di naufragio colposo. Ora però viene accusato dalla Procura di Sassari anche di omicidio colposo del cugino e del furto della barca usata la sera del 12 aprile e mai ritrovata. Il sub sassarese darà la sua versione dei fatti giovedì quando sarà interrogato dai carabinieri di Porto Torres. "È sotto choc e appena starà meglio sarà a disposizione degli inquirenti per chiarire qualsiasi aspetto dell'incidente. Ha già fornito ai carabinieri una versione dei fatti, ma è disponibile a rispondere a ulteriori domande" ha dichiarato il suo legale.

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