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Napoli, smart city con il mobility sharing di Bee (INTERVISTA)

Una città senza auto è possibile? La soluzione di Napoli è Bee, sistema di mobility sharing sostenibile che collega i quartieri attraverso un servizio di affitto auto elettriche e bici a pedalata assistita. L’obiettivo è abbattere il numero di auto circolanti e fornire un servizio economico ai pendolari.
A cura di Alessio Viscardi
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Un sistema "green" di car e bike sharing a Napoli, interfacciato ai progetti di smart city approvati e finanziati dagli enti locali e dall'Unione Europea, ma frutto interamente dell'intraprendenza dei privati che hanno messo su la start-up BEE. Sarà presentato il 5 settembre nell'ambito del Wolrd Urban Forum di Napoli, ma ben presto il servizio sarà attivo in città con un parco auto di 20 Twizy e numerose bici a pedalata assistita. Trenta punti di ricarica e di prelievo dei mezzi, con la possibilità di prenotarli tramite il sito web http://www.bee.it.

Bee – Green Mobility Sharing è il progetto privato di mobilità sostenibile che unisce l'economia sostenibile al tentativo di rivoluzionare la mobilità in città. Con un abbonamento mensile di 15€ e una tariffa oraria di 15 centesimi al minuto, l'affitto di un'auto elettrica diventa -nei progetti di Mario Conforti, responsabile di Bee- l'alternativa all'acquisto di un veicolo per il lavoratore metropolitano che utilizza la propria macchina principalmente per andare a lavoro. "L'utente medio è l'uomo che lavora in città, che si sposta meno di dieci chilometri al giorno, e che grazie al nostro servizio risparmia gli ingenti costi di benzina e assicurazione di un'automobile".

Subito attive colonnine nel centro storico e a Chiaia. Nei sette giorni del WUF, sarà possibile provare l'auto presso la Mostra d'Oltremare, dove saranno utilizzate le Twizy per tutti gli spostamenti interni. I vantaggi rispetto al trasporto pubblico, sottolineano gli ideatori, sono dei costi più contenuti -rispetto a un Taxi- e la possibilità di personalizzare i propri itinerari in città. Il progetto è ambizioso e mira a unire il centro con le periferie e -in seguito- tutte le città della Regione Campania. "Partiamo da Napoli per dare un segnale: qui la mobilità è davvero problematica, ma c'è una grande energia e volontà di cambiare che garantiranno il successo di Bee".

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