Napoli, indagato l’imprenditore che trovò il bracciale a Balotelli

C'è anche l'imprenditore che due anni fa ritrovò il bracciale d'oro a Mario Balotelli durante la sua visita a Napoli tra gli indagati della Procura partenopea per occupazione abusiva di suolo demaniale nell'ambito dell'inchiesta sui moli turistici di Mergellina. Secondo le indagini condotte dai Pm Giovanni Corona e Henry John Woodcock, tutti gli indagati avrebbero esercitato abusivamente la loro attività nel porto turistico di Mergellina, a Napoli, in combutta con i clan camorristici egemoni nella zona. Almeno tre degli indagati, compreso l'imprenditore di cui si occuparono le cronache sportive all'epoca, non sono nuovi alla giustizia e alcuni di loro hanno ricevuto l'interdittiva da parte dell'antimafia ad operare. Agostino Amato, che ha precedenti per spaccio di droga, secondo i Pm era subconcessionario della locazione di una parte dei pontili ma non aveva nessuna autorizzazione dall'autorità portuale in quanto non in possesso dei titoli necessari, così come un suo socio in affari. Gli altri tre indagati invece appartenevano ad una società gestita da prestanome, dietro alla quale però operava un pregiudicato interdetto dall'autorità antimafia. Su ordine del Gup Paola Piccirillo i carabinieri e la capitaneria di porto hanno sequestrato diversi pontili del porto turistico di Mergellina alcuni dei quali avevano addirittura invaso l'area dove attraccano gli aliscafi dell'Alilauro.