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Musulmani oggi nelle chiese per dire no all’odio religioso: “Uniti contro il terrorismo”

Imam e fedeli musulmani in Francia e in Italia porteranno i loro saluti alle comunità cattoliche nelle chiese in occasione della messa domenicale per dire con forza no all’odio religioso e al terrore dopo gli attentati terroristici.
A cura di Antonio Palma
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Da Rouen, dove un terribile attentato in chiesa è stato ucciso padre Jacques Hamel, all'Italia, oggi il modo islamico e quello cattolico si stringono insieme per dire con forza no all'odio religioso e al terrore. In occasione della messa dominicale infatti molti imam e fedeli musulmani porteranno i loro saluti alle comunità cattoliche nelle chiese per manifestare la loro solidarietà dopo gli attentati terroristici in Francia. L'iniziativa è partita proprio dalla comunità musulmana francese dopo i gravi fatti della chiesa di Saint-Etienne-du Rouvray, ma è stata accolta anche dalla comunità islamica italiana che ha annunciato la sua adesione alla proposta

Nel nostro Paese in particolare a raccogliere l'invito dei membri dell'Institut des Hautes Etudes Islamiques francese, è stata la Coreis, la Comunità religiosa islamica, annunciando la presenza di propri delegati nelle chiese di alcune grandi città della Penisola per portare i loro saluti ai parroci. In particolare imam e fedeli musulmani pregherano insieme a quelli cattolici prima o dopo la messa nelle chiese di Roma, Milano, Novara, Genova, Verona, Sondrio, Ventimiglia, Brescia, Vicenza, Fermo, Siena, Piacenza, Brindisi, Palermo e Agrigento. Altre inziative però sono state annunciate a livello locale dalle comunità del posto.

Nella Capitale il presidente della Coreis italiana, Imam Yahya Sergio Yahe Pallavicini, è nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme mentre tre imam di altrettanti quartieri di Roma hanno partecipato alla messa a Santa Maria in Trastevere. "Qui siamo a casa" , ha dichiarato uno dei religiosi islamici, aggiungendo: "Siamo venuti qui per dire ai nostri fratelli cristiani che siamo fratelli. Il terrorismo non appartiene a nessuna religione, è nemico di tutti noi". "È importante testimoniare la nostra unità perché il terrorismo è un pericolo globale e dobbiamo unirci per affrontarlo. Se il terrorismo riesce a dividerci ha vinto" ha sottolineato un altro imam. "Il profeta Maometto ospitò nella moschea di Medina un gruppo di cristiani venuti dallo Yemen e consentì loro di celebrare messa e pregare nella moschea. Oggi qui abbiamo ricevuto un'accoglienza non formale ma con il cuore" ha dichiarato invece Il presidente della comunità palestinese di Roma, Salameh Ashour, anch'egli presente in chiesa.

A Milano tra i membri della Coreis che hanno partecipato alla messa nella parrocchia di Santa Maria in Caravaggio anche l'imam Abd Al Sabur Turrini, presidente della Comunità  religiosa islamica locale che ha dichiarato: "La nostra è una vicinanza fraterna che viene espressa davanti alla chiesa cattolici. È un sostegno alla sacralità della vita e della fede". "A noi fa molto male sentir dire questa frase ‘terrorismo islamico'. La religione islamica non ha niente a che fare con esso, non ha nessuna colpa; questo l'abbiamo detto sempre e lo ripeteremo sempre. Questi criminali sono i falliti di cui parlava il profeta". ha commentato invece Ahmed El Balazi, l'imam di Vobarno, nle Bresciano.

A Torino fedeli islamici e cattolici si son stretti insieme al Santuario della Consolata dove a parlare è stato Brahim Baya, portavoce dell'Associazione Islamica delle Alpi. "Siamo qui oggi per riaffermare con più forza la vicinanza e l'affetto che lega la comunità credente musulmana alla comunità credente cristiana e per ripudiare ogni violenza nel nome di Dio. Per il Corano e per gli insegnamenti del Profeta, ogni violenza in nome di Dio è una violenza contro Dio, una bestemmia contro Dio. Siamo qui per tagliare la strada a chiunque cerchi di spingerci verso lo scontro e la guerra totale. A chi cerca di seminare discordia, odio e morte tra gli uomini rispondiamo con gli insegnamenti più autentici delle nostre fedi che sono l'amore, la misericordia e il perdono" ha dichiarato Brahim Baya.

A Napoli invece la delegazione della Confederazione islamica presenzia alla messa del mattino nella Cappella del Tesoro di San Gennaro in Duomo. A Palermo rappresentanti della comunità islamica sono stati presenti alla Messa in Cattedrale. A Firenze la comunità musulmana è in Duomo, a Bari il presidente della Comunità islamica d'Italia, Sharif Lorenzini, ha pregato insieme ai cattolici nella cattedrale di San Sabino.

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