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Mussomeli: 27enne uccide la compagna 48enne e la figlia di lei sua coetanea, poi si suicida

Il dramma nella notte scorsa nella cittadina di Mussomeli, in provincia di Caltanissetta. Autore del duplice omicidio un giovane di 27 anni che ha sparato alla compagna di 48 anni e alla figlia di lei, una ragazza di 27 anni, uccidendole sul colpo, prima di togliersi la vita con la stessa arma da fuoco.
A cura di Antonio Palma
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Dramma nelle scorse ore in Sicilia dove un giovane ha ucciso la compagna e la figlia di lei prima di togliersi la vita. Il dramma nella notte tra giovedì 30 e venerdì 31 gennaio nella cittadina di Mussomeli, in provincia di Caltanissetta. Autore del duplice omicidio un giovane di 27 anni che ha sparato alla compagna di 48 anni e alla figlia di lei, una ragazza di 27 anni, uccidendole sul colpo. Poco dopo ha rivolto la stessa arma da fuoco contro se stesso e si è tolto la vita. L'omicida è Michele Noto, 27 anni, che deteneva regolarmente la pistola con cui ha sparato perché aveva un porto d'armi sportivo. Le due vittime sono Rosalia Mifsud, di 48 anni, e la figlia di lei Monica Di Liberto, di 27 anni, avuta da un precedente matrimonio. Il fatto di sangue si è consumato in un'abitazione del centro storico della cittadina siciliana, poco dopo la mezzanotte. Ad allertare soccorsi e le forze di polizia sono stati i vicini di casa della coppia allertati dagli sari provenienti dall’abitazione.

Quando sanitari e uomini delle forze dell’ordine sono giunti sul posto, però, purtroppo per le due vittime così come per il ventisettenne non c’era più niente da fare. Drammatica la scena che si è presentata davanti agli oggi degli operatori del 118 e dei militari dell’arma. I tre cadaveri giacevano in una pozza di sangue a poca distanza tra loro. Sul posto sono ora in corso i rilievi dei reparti della scientifica che aiuteranno a ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto. Sono in corso indagini anche per stabilire il movente della tragedia. Secondo una primissima ricostruzione, pare che il rapporto tra l'aggressore e la 48enne si fosse interrotto ma che lui non accettasse la situazione. Per questo pare che in serata si sia presentato a casa di lei armato di pistola e dopo l'ennesimo rifiuto avrebbe sparato contro le due donne per ucciderle. L'uomo è entrato nell'appartamento dove si trovavano le due donne e dopo un'accesa discussione ha ucciso prima Rosalia Mifsud e poi la figlia Monica.

La pistola usata per il delitto era regolarmente detenuta perché  l'uomo, amante della palestra e delle armi, aveva un regolare porto d'armi sportivo. Noto lavorava saltuariamente con le onoranze funebri e a quanto pare non aveva mai avuto alcun precedente. Secondo quanto ricostruito dai militari del comando provinciale di Caltanissetta, inoltre, sembrerebbe che la 48enne non avesse mai sporto denuncia per molestie.

A Mussomeli lutto cittadino

"Proclamerò il lutto cittadino. La comunità di Mussomeli è sconvolta per quanto accaduto. È sicuramente un evento che ci ha scossi profondamente, sia per la tragedia in sé, tre giovani vite spezzate, e ancora più sconvolgente per il fatto che si tratta di persone che non hanno mai fatto nulla di strano e quindi non era un fatto prevedibile", così il sindaco di Mussomeli Giuseppe Catania, ha annunciato il lutto cittadino per la città sicilianan dove si è consumato il duplice delitto. "Il ragazzo era una persona tranquilla che non ha mai dato motivo di pensare che potesse compiere azioni del genere. In questo momento il mio pensiero va ai familiari delle due giovani vittime, madre e figlia, ma anche ai familiari del giovane ragazzo che vivono un momento di grande dolore sia per il fatto accaduto che per la perdita del loro figlio" ha aggiunto il primo cittadino.

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