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Morto di meningite, il papà: “Dimesso da ospedale 5 giorni prima, doneremo il cuore di Christian”

Il dolore del papà di Christian Lozovyy, il bimbo di Belluno morto di meningite fulminante a soli 15 mesi: “Non so se i medici del pronto soccorso avrebbero potuto fare di più. Non abbiamo ancora deciso se fare denuncia”. Ma verranno donati i suoi organi: “Regalo di Natale per una famiglia sfortunata come la nostra”.
A cura di Ida Artiaco
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"Non so se i medici del pronto soccorso avrebbero potuto fare di più e se si dovesse ricoverarlo subito. Al momento io e la mia compagna non abbiamo ancora deciso se fare denuncia o meno. In questo momento il dolore è troppo grande, ci penseremo più avanti".

A parlare è Nazariy, il papà di Christian Lozovyy, il bimbo residente in provincia di Belluno morto di meningite fulminante a soli 15 mesi. A poche ore dalla tragedia che ha colpito lui e la sua compagna, entrambi di origine ucraina ma in Italia da più di dieci anni, l'uomo ha raccontato in una intervista al Corriere della Sera gli ultimi giorni di vita del bambino.

In particolare, Nazariy ha precisato che cinque giorni prima del decesso di Christian, il bimbo era stato dimesso dal Pronto soccorso.

Era il 21 novembre scorso: "Un dottore l'ha visitato. Ci ha stato detto di riportarlo a casa ed eventualmente di dargli un antibiotico se la febbre fosse ricomparsa. Siamo quindi andati via. Christian nelle ore successive è migliorato: martedì stava bene. Poi è peggiorato di nuovo e così, mercoledì 23, siamo tornati in ospedale dove l'hanno ricoverato in Pediatria. È rimasto lì la notte ma poi l'hanno trasportato all'ospedale di Padova. Aveva la febbre altissima, a più di 39″.

Poche ore dopo, il bimbo è morto. Christian negli ultimi mesi aveva avuto dei problemi di salute. Per ultimo, il Covid, a cui era risultato positivo il 10 novembre.

"Il tampone del 17 novembre era risultato negativo ma continuava ad avere la febbre alta e così l'abbiamo portato dalla pediatra. Ci ha detto di fare degli esami del sangue: non erano buoni ma nemmeno particolarmente preoccupanti. Christian però continuava a stare male e così, lunedì 21 novembre siamo andati al Pronto soccorso".

Intanto, la coppia ha già deciso di donare il cuore e il fegato del loro bambino. "Noi siamo stati travolti da una tragedia ma Christian salverà un altro bambino. È il nostro regalo di Natale per una famiglia sfortunata come la nostra", ha concluso il papà.

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