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Morto carbonizzato a 16 anni, la mamma di Ayman: “È stato ucciso con modalità disumane”

Era uscito per andare a comprare le pizze per la famiglia a Merì, in provincia di Messina, e il suo corpo senza vita è stato ritrovato semicarbonizzato in piazza. La madre del 16enne: “È stato ucciso, per riavere il suo corpo dovremo aspettare 5 mesi”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Era uscito per andare a comprare le pizze e il suo corpo è stato ritrovato semicarbonizzato nella piazza Italia '90 a Merì, in provincia di Messina. Secondo i familiari di Serti Ayman, il 16enne sarebbe stato ucciso. Impossibile, stando a quanto racconta la madre, l'ipotesi del suicidio.

Anche le dinamiche dei fatti per ora note sembrano smentire l'ipotesi di un gesto estremo del 16enne. Il ragazzo era infatti tornato da poco a casa da Milazzo, dove vive il cugino. Ai familiari aveva detto di avere un appuntamento con degli amici, ma poi la madre gli aveva chiesto di andare a comprare le pizze per tutti. Lui aveva acconsentito, ma aveva sottolineato di avere un incontro in programma. Secondo la madre del ragazzino, durante quell'appuntamento qualcuno potrebbe avergli teso una trappola.

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Intervistata dalla trasmissione Mattino 5, la madre della giovane vittima ha di nuovo respinto con forza l'ipotesi del suicidio. "Sono sicura che mio figlio sia stato ucciso – ha spiegato – e in questo momento ho le fiamme nel cuore. È stato aggredito con modalità che non sono umane. Dovremmo attendere altri 5 mesi per poter riavere il suo corpo per riportarlo in Marocco e pensare ai funerali".

Stando a quanto raccontato da chi lo conosceva, Ayman conduceva una vita regolare divisa tra studio e lavori estivi per aiutare la famiglia. A difendere i genitori del 16enne sarà l'avocato Giuseppe Coppolino. "Sul corpo del 16enne è stata eseguita l'autopsia, ma ancora non sono noti i risultati. Siamo fiduciosi nell'operato della magistratura. Si procederà ad analizzare anche il telefono, ma al momento non sono a conoscenza di messaggi inviati da qualcuno che possa avergli teso una trappola".

Secondo quanto reso noto da fonti investigative, la sera del suo allontanamento da casa, il 16enne avrebbe ricevuto una telefonata poco prima di uscire dalla porta di casa. Arrivato in pizzeria, avrebbe mostrato una certa fretta chiedendo al titolare di "sbrigarsi a consegnare l'ordine". Poi si sarebbe allontanato dal locale senza dire una parola e da allora il suo telefono non ha più squillato. Il cellulare del ragazzo, risparmiato dalle fiamme, potrebbe dare agli inquirenti le risposte sugli ultimi contatti prima del decesso.

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