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Morto annegato nell’auto finita nel laghetto, Hector Moises nel 2015 salvò tre anziani dalle fiamme

Morto annegato nella sua auto finita in un laghetto a Porcia, il 29enne Hector Moises nel 2015 aveva salvato tre anziani da un incendio. La madre: “Aveva tanti sogni che ora sono stati spezzati”.
A cura di Chiara Ammendola
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Hector Moise e l'auto finita nel laghetto
Hector Moise e l'auto finita nel laghetto

Una vita spezzata, in pochi attimi, da un incidente stradale che non gli ha lasciato scampo. Ora sono in tanti a piangere Hector Moises, il 29enne morto annegato a Porcia lo scorso sabato dopo che la sua auto è uscita fuori strada ed è finita in un laghetto. La fidanzata che era con lui nella vettura, Martina De Luca, 24 anni, è riuscita a liberarsi e ad emergere prima di essere sommersa dall'acqua, mentre Moises è rimasto bloccato probabilmente a causa della cintura che non è riuscito a slacciare in tempo.

Questo sarà l'autopsia a chiarirlo, così come le indagini dovranno ricostruire cosa sia accaduto quella notte, intorno alle 4.30, e perché il 29enne, originario di Santo Domingo, sia uscito fuori strada e poi finito in acqua con l'auto. Ciò che resta oggi è solo tanto dolore, come quello della madre, Alisa Yasmin Benzant Andujar, che vive a Istrana, dove saranno celebrati anche i funerali del giovane, e che non riesce a capacitarsi della morte di quel figlio tanto amato.

È lei a raccontare, con orgoglio, di quando il il giovane nel 2015 salvò tre anziani da un incendio insieme a un amico. Era scoppiato un rogo in una palazzina in via Chiaradia a Sacile e Moises insieme a un amico si era gettato in mezzo al fumo, avvisando i pensionati e aiutandoli a uscire.

Una vita semplice quella del 29enne che nel 2000 aveva raggiunto la madre in Italia da Santo Domingo. Insieme a quello che poi era diventato il marito, Yasmin e il figlio avevano iniziato una nuova vita. Qualche anno insieme e poi Moises, dopo gli studi, si era trasferito in provincia di Pordenone, prima a Sacile, poi nel capoluogo, dove era diventato padre di una bimba. Poi la storia con Martina con la quale conviveva con cui sognava un futuro, poi la tragica fine.

Yasmin racconta che il figlio aveva tanti sogni, voleva sposarsi e cambiare lavoro: “Sarà tutto diverso, non ti preoccupare mamma, andrà tutto bene”, diceva alla madre. Ma non ha avuto il tempo di scoprire cosa la vita gli avesse riservato. Le esequie di Hector Moises saranno celebrate a Istrana: “A casa mia ho una tomba di famiglia. Desidero che sia sepolto lì. Almeno me lo tengo vicino…”.

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