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Morta all’ottavo mese di gravidanza, la famiglia “Vorremmo conoscere chi si è salvato grazie ai suoi organi”

Ilaria Callegari è morta nell’aprile del 2022: aveva partorito con un cesareo d’urgenza dopo un malore. Ed ora i suoi familiari vorrebbero conoscere le cinque persone che hanno ricevuto i polmoni, il fegato, il pancreas ed i reni della 33enne padovana.
A cura di Biagio Chiariello
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Ilaria Callegari è morta lo scorso aprile a 33 anni. Era incinta di otto mesi, quando si è sentita male ed è stata trasferita in ospedale dove le è stato praticato un cesareo d’urgenza. La bimba è sopravvissuta, lei non ce l'ha fatta. Un dramma che aveva gettato nello sconforto tutta San Pietro Viminario, nel Padovano, dove la donna abitava e stava crescendo un'altra bimba di 8 anni.

Ilaria è morta, ma in qualche modo continua a vivere nelle persone che hanno ricevuto i suoi organi. Ed ora i suoi familiari vorrebbero conoscere le cinque persone che hanno ricevuto i polmoni, il fegato, il pancreas ed i reni della sorella Ilaria. "Per la nostra famiglia sarebbe importante sapere se il suo ultimo gesto di altruismo ha aiutato altre vite" dice Jenny Callegari al Mattino di Padova.

La tragedia era avvenuta lo scorso 26 aprile: Ilaria si era sentita male quella domenica mattina in un bar del suo paese mentre beveva un caffè. Si era accasciata a terra perdendo i sensi. Arrivati sul posto, i sanitari del 118 avevano iniziato le manovre di rianimazione. I medici avevano riscontrato due distinti arresti cardiocircolatori mentre la trasportavano con un volo disperato all'ospedale di Padova. La sua bimba era venuta al mondo, ma dopo un giorno di coma il cuore di Ilaria si era spento per sempre.

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A circa 9 mesi da quel dramma, la famiglia Callegari prova a guardare avanti. Anche attraverso la conoscenza delle persone che hanno ricevuto i suoi organi. Ovviamente è noto che per donatori e riceventi vige l'anonimato, ma la famiglia di Ilaria vorrebbe andare oltre questa norma:

"Sappiamo che i polmoni, il fegato ed i reni sono stati trapiantati a Padova, a persone a noi vicine, mentre il pancreas è stato trapiantato in Lombardia. Saremmo grati di sapere chi è stato aiutato grazie a mia sorella". Non è semplice, però: "Chi ha ricevuto un trapianto nella notte tra il 25 e 26 aprile forse lo ha ricevuto da Ilaria", continua Jenny.

Vorrei sapere chi ha avuto questi ultimi regali da parte di mia sorella, se è andato tutto a buon fine e se questo gesto abbia salvato altre vite. So che non sarà facile mettermi in contatto con queste persone, ma devo provarci, dobbiamo avere una speranza. Anche se riusciremo ad incontrare un solo ricevente su cinque per noi sarà sufficiente".

E conclude: "Sapere che qualcuno sta bene grazie a lei non colmerà mai la sua perdita ed il vuoto che ha lasciato in tutti noi, ma ci aiuterà a rispondere alle tante domande a cui non riusciamo a rispondere da soli".

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