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Moriago, autopsia sul corpo di Elisa Campeol: è morta dissanguata dopo 20 coltellate

Elisa Campeol è morta dissanguata dopo essere stata colpita da 20 coltellate. Fatali per la 35enne un colpo al cuore e uno al polmone. Questo è quanto conferma l’autopsia sul cadavere della giovane uccisa mentre prendeva il sole sulla riva del fiume in località Moriago. Il killer sarà sottoposto a perizia psichiatrica.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Venti coltellate di cui due fatali al polmone e al cuore. Elisa Campeol è morta per dissanguamento sulla riva del fiume Piave all'Isola dei Morti, in località Moriago della Battaglia. La 35enne è stata accoltellata lo scorso 23 giugno da Fabrizio Biscaro, 34enne operaio interinale di Col San Martino, reo confesso. L'uomo ha confessato alle forze dell'ordine di aver scelto la sua vittima affidandosi al caso. "Non la conoscevo, ho colpito la prima persona che ho trovato" ha spiegato agli agenti dopo l'omicidio.

L'aggressione è durata pochi istanti. Secondo quanto confermato dall'autopsia sono state venti le coltellate inferte in rapida successione. Due hanno causato la morte della 35enne. La giovane ha provato a difendersi dal suo assassino, cercando di proteggersi con le braccia. Biscaro ha però continuato a colpire, come testimoniano le numerose ferite su entrambi gli arti superiori di Elisa. Quando la vittima si è accasciata a terra in fin di vita, l'operaio 34enne le ha reciso l'orecchio destro, portandolo via con sé. L'autopsia è stata effettuata nella giornata del 30 giugno da Alberto Furlanetto, medico legale incaricato dalla Procura di Treviso. L'operaio è stato accusato di omicidio volontario premeditato.

Secondo i primi accertamenti effettuati sulla storia precedente l'omicidio, l'uomo attualmente recluso nel carcere di S. Bona di Treviso era paziente del Centro di Salute Mentale di Conegliano fino a qualche mese fa. La sua cella è sotto osservazione 24 ore su 24 perché si teme possa tentare il suicidio. Secondo il gip che ha ordinato la custodia cautelare, Biscaro sarebbe "socialmente pericoloso" e in grado di reiterare il reato. Il 34enne sarà sottoposto nei prossimi giorni a una perizia psichiatrica che verrà effettuata nel corso dell'incidente probatorio per confermare la sua versione dei fatti.

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