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Modena, sospesa l’insegnante che aveva rifiutato la mascherina Ffp2 in classe

L’insegnante che aveva rifiutato la mascherina Ffp2 in classe in una scuola media di Modena è stata sospesa dal suo ruolo. Lo confermano a Fanpage.it fonti interne alla scuola.
A cura di Gabriella Mazzeo
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L'insegnante no-vax che non aveva voluto indossare la mascherina Ffp2 in classe è stata sospesa dal suo ruolo. La docente della scuola media Carducci di Modena aveva rifiutato la mascherina obbligatoria in caso di positività al Covid-19 rilevata in classe. Gli studenti della terza media nella quale insegnava la hanno quindi inviata a rispettare la norma e davanti al no secco dell'insegnante hanno abbandonato l'aula in massa, appellandosi ai genitori. A raccontare per prima la vicenda il Gazzettino di Modena. Come confermato a Fanpage.it da fonti interne alla scuola, la docente è stata ufficialmente sospesa dal suo ruolo: la Polizia Locale intervenuta sul posto due giorni fa aveva anche scoperto che la docente, che aveva chiamato il 112, era sprovvista di Green Pass Rafforzato, necessario per il rientro in classe. La donna ha inoltre ricevuto una sanzione di 400 euro per il mancato rispetto delle norme anti-Covid.

Arroccata ancora nel silenzio la dirigenza dell'Istituto scolastico di Modena, che non ha voluto commentare l'accaduto e il provvedimento. A farlo, invece, ci hanno pensato i genitori, che si sono dichiarati sbigottiti dalla mancata risposta a un'email urgente nella quale si richiedeva un intervento nei confronti dell'insegnante in questione. Una lettera inviata già nella giornata di mercoledì scorso. I ragazzi però hanno preso posizione nei confronti dell'insegnante senza aspettare provvedimenti ufficiali, abbandonando l'aula in massa. Secondo quanto da loro raccontato ai nostri microfoni, a fornire supporto psicologico per abbandonare la classe è stato il docente di matematica, da sempre loro punto di riferimento. Il resto del corpo docenti aveva già chiesto alla professoressa di rispettare le norme, ma anche in quel caso c'era stata un'opposizione netta. Nella giornata di ieri l'ufficio scolastico regionale dell'Emilia Romagna aveva fatto sapere che la questione dell'insegnante era stata sottoposta all'attenzione dell'amministrazione che aveva iniziato i primi necessari approfondimenti per i provvedimenti del caso. "Si tratta di un fatto grave – hanno confermato alcuni genitori a Fanpage.it – avvenuto in una scuola dove le regole solitamente vengono fatte rispettare con grande scrupolo".

Nel frattempo la vicenda è diventata di rilevanza nazionale: sul caso infatti sarà presentata un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Istruzione Bianchi. La palla ora passa di nuovo all'Istituto scolastico, che dovrà ora accertare come sia stato possibile che l'insegnante riuscisse a tornare in aula anche senza Green Pass rafforzato.

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