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“Meglio avere un figlio ‘ndranghetista che gay”, tenta il suicidio dopo una lite coi genitori

Le pesantissime parole che hanno spinto un giovane di Torino a tentare il suicidio dal palazzo dove vive con la famiglia che non accetta la sua omosessualità.
A cura di Antonio Palma
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"Meglio avere un figlio ‘ndranghetista o drogato che gay", queste le pesantissime parole che hanno spinto un giovane di Torino a tentare il suicidio nei giorni scorsi gettandosi dal sesto piano del palazzo dove vive con la famiglia che non accetta la sua omosessualità. A raccontarlo è lo stesso 28enne salvato dai poliziotti della questura del capoluogo piemontese che lui stesso aveva chiamato prima di minacciare il suicidio dieci giorni fa. Un gesto che appariva tutt’altro che una minaccia visto che il ragazzo si è anche sporto al di là della ringhiera del balcone dell'appartemrnto in uno stabile del quartiere Mirafiori.

“Era intenzionato a lanciarsi, non era una minaccia. Era sera, ci hanno chiamato per un litigio e non era prevedibile quanto la situazione fosse critica, poi le urla e da giù abbiamo visto il ragazzo al di là della ringhiera. Abbiamo subito chiamato l’ambulanza e ci siamo lanciati per le scale, facendo i sei piani di corsa. Continuava a dire ‘appena arriva la polizia, mi butto’” hanno raccontato i due agenti del Commissariato di Mirafiori. “Dopo aver chiamato l'unità di emergenza e l'ambulanza, abbiamo fatto 6 piani di corsa riuscendo a riportarlo in casa non senza fatica”. hanno aggiunto. Alla base del gesto una lunga scia di attriti e liti in casa per la sua omosessualità che i genitori no avrebbero mai accettato.

Gli agenti che hanno salvato il ragazzo dal suicidio
Gli agenti che hanno salvato il ragazzo dal suicidio

“Ho anche una lettera in cui minacciano di buttarmi fuori di casa, di cambiare le chiavi. E di denunciarmi, non so neppure per cosa” ha rivelato il 28enne al Corriere della sera. Mia madre mi ha detto ‘Io non ti voglio al mio fianco, nella mia vita, quando starai con un uomo’. Mio padre che è un ex poliziotto ha detto che avrebbe preferito avere un figlio ‘ndranghetista o drogato, piuttosto che gay” ha raccontato il ragazzo che ora cerca aiuto sia dal punto di vista psicologico sia per trovare una nuova sistemazione e lasciare la casa dei genitori.

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