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Medici ballano “Gioca Jouer” durante un’autopsia: il video virale scatena la polemica

È diventato virale sui social e sta facendo discutere il video registrato nell’aula di dissezione dell’Università di Malta, in cui si vedono medici legali ballare la canzone “Gioca Jouer” mentre eseguono esami autoptici. Professionisti di altre facoltà hanno chiesto una formale presa di posizione da parte del Ministero della salute e dell’Ordine dei Medici.
A cura di Eleonora Panseri
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Sta facendo molto discutere il video, diffuso sul web, in cui si vedono alcuni medici legali ballare sulle note della canzone "Gioca Jouer" nell'aula di dissezione anatomica del campus universitario di Malta.

Il filmato, nel quale si riconoscono professori di note università italiane, è stato registrato da uno dei presenti, è finito in rete ed è immediatamente diventato virale sui social. Durante lo svolgimento di esami autoptici, le persone in aula ballano e cantano divertite.

Anche numerosi medici legali e professori di altre facoltà hanno ricevuto il video sui propri dispositivi: questo ha suscitato domande sulla loro autenticità e sollevato preoccupazioni riguardo al decoro de. I professionisti hanno chiesto una formale verifica e presa di posizione da parte del ministro della salute, Orazio Schillaci, e del presidente dell'Ordine dei Medici, Filippo Anelli.

Lo stesso Claudio Cecchetto, autore della canzone "Gioca Jouer", ha ripostato la notizia sul proprio profilo Facebook aggiungendo un'emoji divertita. Non altrettanto positivi sono stati però i commenti di altri utenti che hanno espresso opinioni molto negativa riguardo alle immagini mostrate nel filmato.

Su TikTok, come riporta La Stampa, il video è stato visto da migliaia di utenti, molti dei quali hanno infatti condannato duramente “l’iniziativa”. "La mia prof di sala settoria (dove si svolgono le esercitazioni didattiche degli studenti di Medicina legale, ndr) ci avrebbe preso a bastonate se avessimo fatto una cosa del genere. La prima cosa he ti insegna è il rispetto", scrive un’utente. "Forse lo fanno per vincere la paura", aggiunge un altro accompagnando la frase con un emoji disgustata.

Il presidente della Simla: "Comportamento riprovevole"

"Il comportamento ripreso nel video è riprovevole ed estraneo alla cultura medico legale. Le autopsie, al pari degli interventi chirurgici, sono realizzati da specialisti del settore e il comportamento deontologico dei medici legali italiani è da sempre improntato al massimo rispetto della dignità del cadavere e dei parenti", ha detto in una nota Francesco Introna, presidente della Società italiana di medicina legale (Simla).

"Ci preme precisare – aggiunge il presidente Simla – che il corso a cui si fa riferimento non è stato organizzato né patrocinato dalla Società italiana di medicina legale. Si trattava di un'esercitazione didattica svolta all'estero e non di un'autopsia giudiziaria".

I corsi di formazione ufficiale di Simla sono organizzati esclusivamente sul territorio nazionale, mentre "l'esercitazione ripresa nel video si è svolta all'estero", puntualizza la società scientifica. "Abbiamo appreso queste notizie questa mattina dai media – sottolinea Franco Marozzi, vicepresidente e responsabile comunicazione della Simla – e non solo esprimiamo il nostro dissenso, ma oggi stesso prenderemo posizioni ufficiali".

Il professor Pomara: "Video diffuso illegalmente"

"Apprendo con sconcerto dagli organi di stampa della diffusione illegale di un video effettuato durante una esercitazione anatomica all'estero".

Questa la replica del professor Cristoforo Pomara, ordinario di Medica legale dell'università di Catania, precisando che, "il video illegalmente diffuso è stato realizzato in una pausa di una esercitazione anatomica all'estero su corpi donati a fini di studio e formazione e quindi assolutamente avulso dal contesto professionale medico legale" e annunciando "iniziative legali" sulla sua diffusione.

"Non era – aggiunge il professore – una autopsia giudiziaria né un riscontro diagnostico. Tengo anche a precisare, che nessuna responsabilità ha la Società Italiana di Medicina Legale alla quale semmai, va riconosciuto il merito di avere promosso, per la prima volta nella storia societaria, una sessione cadaverica live. Tantomeno colpe o responsabilità possono essere attribuite alle singole istituzioni accademiche cui appartengo io e alle quali appartengono i colleghi coinvolti nel video illegalmente diffuso".

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