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Mauro Glorioso ferito gravemente da una bici lanciata a Torino: condanne per i 3 minorenni del gruppo

Condanne fino a 9 anni e 4 mesi per i tre minori che lo scorso gennaio lanciarono una bicicletta dalla balaustra dei Murazzi sul Po, a Torino, ferendo gravemente lo studente Mauro Glorioso. Per i tre giovani la difesa aveva chiesto la messa in prova.
A cura di Susanna Picone
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Arrivano condanne per i tre minorenni, due ragazzi e una ragazza, accusati di aver ferito un giovane a Torino lanciandogli una bicicletta. Il tribunale dei minori ha condannato per tentato omicidio i tre ragazzi che la sera del 21 gennaio lanciarono una bici dalla balaustra dei Murazzi, colpendo alla testa Mauro Glorioso, uno studente universitario di Palermo.

I tre minori sono stat condannati a 9 anni e 9 mesi, 9 anni e 4 mesi e 6 anni e 8 mesi. La procuratrice capo Emma Avezzù aveva chiesto pene ancora più severe, ovvero 13 anni per il 17enne, che ha avuto la condanna più alta, e 9 anni per il 15enne e la ragazza, che ha avuto la condanna più lieve. La difesa aveva invece chiesto la messa in prova per i giovanissimi, che non è stata concessa.

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I tre minori sono accusati di tentato omicidio come i due maggiorenni coinvolti nella vicenda, un ragazzo e una ragazza di 18 anni. Le motivazioni delle condanne arriveranno tra 90 giorni.

Mauro Glorioso, intanto, è ancora in cura in ospedale a causa delle gravissime lesioni riportate dopo i fatti dello scorso inverno. Alcuni giorni fa il fratello Michele ha affidato ai social uno sfogo per chiedere che i presunti responsabili del ferimento dello studente non escano dal carcere.

"Il 7 settembre si terrà l’udienza preliminare nei confronti di tre minorenni accusati del tentato omicidio di mio fratello. Ho compreso che c'è la possibilità che venga concessa la messa alla prova. Questo significa che usciranno dal carcere senza nemmeno aver chiesto scusa. E mi chiedo: davvero può essere permesso ciò a tre ragazzi che hanno quasi ucciso mio fratello di continuare a vivere come se niente fosse?", così il fratello in un video pubblicato su Instagram. “La mia speranza – aveva aggiunto – è che il 7 settembre io possa dirgli: Maurino, hai avuto la giustizia che ti meriti".

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