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Martina Rossi, condanne confermate. Il papà: “Nessuno può far male a una donna e passarla liscia”

Martina Rossi non si suicidò, ma tentò di sfuggire a uno stupro. La Cassazione ha confermato le condanne a 3 anni per Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni in merito al processo sulla morte della ragazza morta precipitando da una camera di un albergo a Palma di Maiorca. Il papà dopo la sentenza: “Ora posso dirle che il suo papà è triste perché lei non c’è più, ma anche soddisfatto perché il nostro paese è riuscito a fare giustizia”.
A cura di Susanna Picone
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I genitori di Martina Rossi
I genitori di Martina Rossi

La Corte di Cassazione ha confermato le due condanne a 3 anni per Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni, i due giovani aretini a processo per tentata violenza sessuale di gruppo in relazione alla morte di Martina Rossi. A pochi minuti dalla sentenza di condanna, arrivata in serata dopo ormai dieci anni dalla morte della giovane genovese, è papà Bruno a parlare. "Non ci deve essere più nessuno che possa permettere di far del male a una donna e passarla liscia. Ora posso dire a Martina che il suo papà è triste perché lei non c'è più, ma anche soddisfatto perché il nostro paese è riuscito a fare giustizia”, le parole dell’uomo dopo la decisione della Cassazione.

La mamma: "Quello che ha sofferto Martina non lo cancella nessuno"

Martina Rossi aveva venti anni quando il 3 agosto 2011 morì precipitando dalla terrazza del sesto piano dell'hotel “Santa Ana” a Palma di Maiorca. Trovò la morte mentre, secondo l'accusa, cercava di fuggire da un tentativo di stupro. "Finalmente la verità, anche se quello che ha sofferto Martina non lo cancella nessuno. Non hanno avuto neanche pietà di lei", ha detto la mamma Franca, che ha aggiunto: "Quando ho letto la sentenza d'appello bis ho pensato che faceva onore alla verità: ecco, è vero, lo conferma la Cassazione".

Martina Rossi morta in conseguenza di un tentativo di stupro

Martina Rossi
Martina Rossi

I supremi giudici questa sera hanno confermato la sentenza del processo di appello bis di Firenze dello scorso 28 aprile. In primo grado davanti al Tribunale di Arezzo nel 2018 Vanneschi e Albertoni vennero condannati a 6 anni di reclusione per tentato stupro e morte in conseguenza di altro reato. Nel 2020 la Corte d'appello di Firenze li aveva poi assolti "perché il fatto non sussiste". Poi la Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione disponendo un nuovo processo. I giudici della Quarta sezione penale della Corte di Cassazione hanno oggi dichiarato inammissibili i ricorsi dei due imputati. 

Avvocato genitori di Martina Rossi: "La Spagna ora chieda scusa"

"Non esiste un'altra verità se non quella per cui Martina Rossi è morta per sfuggire a un tentativo di stupro ed era talmente disperata al punto da scavalcare un balcone al sesto piano", il commento di Luca Fanfani, avvocato dei genitori di Martina Rossi. "Ora la Spagna chieda scusa per come ha archiviato l'indagine e per il fatto che quella stanza d'albergo venne affittata poche ore dopo" ha aggiunto l'avvocato dopo la sentenza della Cassazione.

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