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Marsala, focolaio Covid in una scuola. Il sindaco: “Avevo chiesto la chiusura già un mese fa”

Il Sindaco Massimo Grillo in un messaggio su Facebook: “Ci sono delle responsabilità; Asp e Ufficio regionale scolastico devono risponderne”. La dirigente del Comprensivo “Sirtori”, Katia Tumbarello però, non è dello stesso avviso e risponde al primo cittadino: ”La scuola non è attualmente un focolaio né ci sono contagi su larga scala”.
A cura di Biagio Chiariello
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Con un video-messaggio sul proprio proprio Facebook, il sindaco di Marsala Massimo Grillo ha dato un annuncio “importante e molto grave”. All’Istituto Comprensivo “Sirtori”, dove un mese fa era già stato segnalato un focolaio, i contagi sono aumentati in maniera esponenziale ed ora si parla di ben 100 positivi tra alunni, operatori scolastici e loro familiari. Il comune in provincia di Trapani è stato dichiarato ‘zona rossa'. "Ne avevo chiesto la chiusura un mese fa" evidenzia il primo cittadino, quando "aveva rappresentato alle autorità preposte il quadro preoccupante della situazione in alcuni istituti scolastici chiedendone la chiusura per due settimane".

Ebbene – osserva Grillo – il medico scolastico provinciale ha disposto la sospensione dell'attività didattica per soli due giorni e, ancor più grave, mi ha di fatto invitato a non alimentare fobie di contagio tra la popolazione. Quella nota è del 18 marzo scorso e, forse, se si fosse intervenuti con la chiusura della scuola oggi non saremmo in zona rossa. Oggi – prosegue il sindaco – una notizia grave e preoccupante giunge da un istituto comprensivo, quello che, su input della dirigente, avevo segnalato all'Asp: sono circa 100, tra alunni, operatori scolastici e loro familiari, le persone contagiate. Un dato che, con molta probabilità, è tra le cause dell'istituzione della zona rossa per la nostra città. E questo è avvenuto nonostante il comportamento responsabile e diligente dei dirigenti e degli operatori scolastici che hanno segnalato per tempo".

Ora Grillo chiede l’intervento del Commissario Straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale per verificare le eventuali responsabilità, soprattutto in vista della nuova chiusura dei negozi, oltre che di bar e ristoranti che stanno pagando un prezzo altissimo. C’è da capire, di contro, quanta poca consapevolezza ci fosse da parte dell’ente comunale.

La dirigente del Comprensivo “Sirtori”, Katia Tumbarello però, non è dello stesso avviso e risponde al sindaco: ” La scuola non è attualmente un focolaio nè ci sono contagi su larga scala; il sindaco mi ha chiesto ieri il numero dei contagiati contraddistinti per alunni, famiglie e personale scolastico dal 8 marzo. Come ben sapete per 6 mesi la scuola non ha avuto contagi da Sars Cov 2 se non unità sporadiche ed isolate. Il 12 marzo invece è stato registrato un episodio anomalo di 2 classi con relativo personale scolastico per cui è stata mia premura bloccare immediatamente l’attività proprio per l’anomalia della situazione che non aveva precedenti eventi similari. Si tratta di circa 24 alunni e lì è finita. I due plessi interessati sono rimasti chiusi per 9 giorni eppure al rientro 4 famiglie estranee alle classi precedenti hanno dichiarato la loro positività… e queste ultime non hanno a che fare con i 24 alunni positivi”.

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