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Marò, Mattarella telefona a Girone: “Tutto il Paese impegnato per soluzione positiva”

Il Capo dello Stato ha telefonato al marò ancora bloccato in India esprimendo la vicinanza del Paese per questo Natale lontano da casa.
A cura di Antonio Palma
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"Tutto il Paese e le istituzioni italiane sono impegnate affinché la vicenda dei due Marò Salvatore Girone ei Massimiliano Latorre possa trovare presto una soluzione positiva", lo ha assicurato oggi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una telefonata diretta con il fuciliere di marina Girone, ancora in stato di fermo in india con l'accusa di aver ucciso alcuni pescatori scambiati per pirati durante un servizio antipirateria a bordo della nave mercantile Enrica Lexie. Mattarella ovviamente gli ha fatto gli auguri per queste festività natalizie rincuorando il marò per il nuovo Natale lontano da casa, ma gli ha anche assicurato che le istituzioni stanno lavorando affinché possa tornare al più presto in Italia.

Il caso dei marò infatti sarà discusso dalla corte dell’Aja solo all'inizio del prossimo anno e Girone dovrà trascorrere ancora altro tempo in India. Appena ieri il collega e compagno di sventura Massimiliano Latorre, tornato in Italia per essere curato a seguito di un ictus che lo ha colpito mentre era in India, ha oscurato completamente il suo profilo facebook con una immagine nera in un gesto che molti hanno interpretato come una forma di protesta silenziosa contro le istituzioni anche se il fuciliere non ha fatto nessun commento.

La telefonata di Mattarella a Girone è arrivata al termine della visita del Presidente al Comando operativo di vertice interforze dove ha espresso ai militari italiani la gratitudine per il loro lavoro. "Quel che fate è davvero molto importante e merita il riconoscimento e la riconoscenza dell'intero Paese", ha detto il presidente della Repubblica, aggiungendo: "Grazie quindi a coloro che salvano le vite umane, che arrestano i trafficanti cercando di riportare il Mediterraneo a quella vocazione di essere un mare di collaborazione e di pace e non di guerra". Mattarella ha parlato anche del contrasto all'Isis, sottolineando l'importanza di riuscire a creare un vero e proprio coordinamento militare per contrastare Daesh. "Quando la comunità internazionale chiede aiuto per difendere la pace e i diritti umani fondamentali, il nostro Paese è pronto. Certo è un impegno che costa anche dolore e lutti, ma è svolto con grande professionalità e senso di umanità" ha concluso il Capo dello Stato.

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