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Marito e moglie trovati morti in casa: la caldaia non funzionava, stroncati da intossicazione da monossido

Giocondo Jacquemod e Adelina Roulet sono stati trovati morti a La Thuile, in Valle d’Aosta, uccisi probabilmente da un’intossicazione da monossido di carbonio provocata dal malfunzionamento di una caldaia.
A cura di Susanna Picone
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Due anziani coniugi sono stati trovati morti in casa a La Thuile, in Valle d’Aosta. Avevano 84 e 81 anni, l'uomo si chiamava Giocondo Jacquemod e la moglie era Adelina Roulet.

Stando a una prima ricostruzione, marito e moglie sarebbero deceduti per un'intossicazione dovuta alla fuoriuscita di monossido di carbonio dalla caldaia.

La canna fumaria si sarebbe sganciata dalla sua sede causando la fuoriuscita del fumo che ha invaso l’appartamento che si trova in frazione Buic. Così la casa si sarebbe trasformata in una trappola e i due anziani non avrebbero potuto far nulla per salvarsi.

Il monossido di carbonio è un gas inodore e incolore che provoca la morte quasi immediata di chiunque lo respiri. Come ricorda l’Istituto Superiore di Sanità, l’accumulo di monossido di carbonio in spazi completamente o parzialmente chiusi può provocare la morte per avvelenamento sia di persone che di eventuali animali presenti.

I corpi dei due anziani coniugi sono stati recuperati nella tarda mattinata di oggi, domenica 26 ottobre. Sul luogo della tragedia in Valle d'Aosta sono intervenuti i carabinieri, il 118 e i vigili del fuoco.

A dare l'allarme, secondo quanto emerso in queste ore, erano stati alcuni parenti della coppia che non riuscivano più a mettersi in contatto con loro.

Di soli pochi giorni fa una tragedia simile nella provincia di Rovigo, dove tre persone sono state trovate morte, anche in questo caso uccise da una fuga di monossido di carbonio. I corpi di Nicolae, Elena e Alina Balanuta, 51, 47 e 28 anni, sono stati rinvenuti nei loro letti nella loro casa di Paviole, frazione di Canaro. Uccisi nel sonno dal monossido di carbonio. In quel caso, a lanciare l'allarme era stato il datore di lavoro del 51enne che per giorni non lo aveva visto presentarsi in azienda e si era preoccupato.

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