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Mandato in un’altra azienda, elettricista viene travolto e ucciso da un camion: lascia due bimbi piccoli

Si chiamava Alessio Menegolli l’elettricista che ha perso tragicamente la vita in un tragico incidente. Lavorava per una ditta di Ponte Florio, ma ieri mattina era stato mandato in un’altra azienda, la Ingessil srl di Montorio, nel Veronese.
A cura di Biagio Chiariello
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Alessio Menegolli, aveva 40 anni, era un elettricista ed abitava a Bosco Chiesanuova. Lavorava per una ditta di Ponte Florio, ma ieri mattina era stato mandato in un’altra azienda, la Ingessil srl di Montorio, in via dei Peschi 14. Non doveva trovarsi lì, in quel maledetto punto del parcheggio dove un camion lo ha travolto, uccidendolo.

Menegolli si era recato a Montorio per eseguire alcuni lavori di riparazione. Secondo la ricostruzione di quanto accaduto fatta da carabinieri e tecnici Spisal, a fine turno l’uomo stava probabilmente raggiungendo la propria vettura quando è transitato un camion che proprio in quel momento aveva finito di registrare il carico sulla pesa e si è messo in moto per ripartire.

Il camionista non avrebbe visto Alessio, ha ingranato la marcia.

Forse sovrappensiero, l'elettricista si sarebbe trovato in un punto dove non ci sarebbero dovuti essere pedoni e non si sarebbe accorto che il mezzo aveva ripreso la propria marcia, finendo schiacciato dagli pneumatici posteriori.

I soccorsi sono arrivati tempestivamente sul posto, ma ormai non c’era più nulla da fare. La salma è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.  Menegolli dopo aver vissuto con la famiglia a Lugo, dopo la separazione era andato a vivere a Bosco. Lascia due bimbi piccoli.

Una tragedia che ha richiamato ancora una volta l'attenzione sulla questione relativa alla sicurezza sul luogo di lavoro. "A nome dell’Ugl esprimo cordoglio alla famiglia dell’elettricista 40enne investito nel parcheggio esterno di una ditta che produce silicati a Verona, nella frazione di Montorio", inizia così la nota congiunta firmata da Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, e Leonardo De Marzo, Segretario Regionale UGL Veneto, che poi proseguono:

"In attesa degli accertamenti ad opera delle Forze dell’Ordine ribadiamo sgomento e indignazione di fronte ad un tragico infortunio mortale sul luogo di lavoro che si doveva e poteva evitare. Occorre intervenire subito rafforzando i controlli e la formazione sulla sicurezza per porre fine a questa intollerabile strage quotidiana. Chiediamo al Governo di aprire quanto prima un tavolo con le parti sociali per implementare gli strumenti a tutela della prevenzione e prevedere un Piano nazionale sulla sicurezza. Con la manifestazione "Lavorare per vivere", l’UGL intende sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sul tragico fenomeno delle "morti bianche"".

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