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“Mamma è italiana, papà nigeriano”, e alla studentessa negano una casa in affitto a Padova

Una studentessa universitaria di Padova ha pubblicato su Facebook la conversazione avuta con la padrona di casa: a una richiesta di informazioni la proprietaria ha chiesto la sua nazionalità.
A cura di Susanna Picone
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Una giovane italiana di ventiquattro anni, residente a Marostica e studentessa fuori sede di Medicina a Padova, ha pubblicato su Facebook lo screenshot di una conversazione avuta con la proprietaria di un appartamento in città. La giovane, che si chiama Martina Wave Ogunleye, sta cercando casa e così, dopo aver letto l’annuncio di un bilocale in affitto, ha contattato la padrona di casa via chat per avere informazioni. Nell’immagine postata dalla ragazza nel gruppo “Cerco, offro casa o stanze in affitto a Padova” si vede che la prima risposta della padrona di casa è stata questa: “Buongiorno, di quale nazionalità è?”. Probabilmente la studentessa tutto si sarebbe aspettata, meno che sentirsi fare proprio quella domanda. Ma la giovane, pur spiegando di non comprendere il nesso con la sua richiesta di informazioni sull’appartamento, ha risposto: è nata in Italia da una mamma italiana e papà nigeriano. “Mi sembrano informazioni legittime per sapere chi entra a casa mia. Comunque soprassediamo alla sua richiesta di essere una mia inquilina. Cordiali saluti”, replica quindi la padrona di casa mettendo così fine alla conversazione.

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La proprietaria di casa: "Non è razzismo, non voglio gente maleducata" – Martina ha spiegato di aver reso pubblica la vicenda per far risparmiare tempo a chi come lei cerca casa e in tanti in rete hanno commentato la storia parlando di razzismo e discriminazioni. Un’accusa di razzismo che però, secondo quanto si legge sul Corriere del Veneto, la proprietaria di casa non accetta. “La nazionalità è la prima cosa che chiedo a tutte le persone con nomi stranieri che mi contattano, è un mio diritto e per me è fondamentale – si è difesa la donna -. Di solito i candidati mi rispondono tranquillamente e fissiamo l’incontro; la maggior parte dei miei affittuari sono romeni e moldavi, molto più bravi degli italiani e tutti puntualissimi nei pagamenti. Avrei considerato anche la candidatura di Martina, ma la sua obiezione alla mia domanda mi ha indisposta: non voglio gente maleducata, doveva essere meno strafottente”.

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