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Maltempo Scordia: un morto, una donna dispersa, milioni di euro di danni. Il bilancio dell’alluvione

I danni del maltempo sulla Sicilia orientale. A Scordia, in provincia di Catania, piove sul bagnato. La Piana di Catania è ridotta a un grande lago e i danni sono incalcolabili. La Regione Siciliana è pronta a chiedere lo stato di calamità e a dichiarare l’emergenza. Intanto, in contrada Leonella, a diversi chilometri dal luogo in cui è stata avvistata l’ultima volta, continuano le ricerche della 65enne dispersa.
A cura di Luisa Santangelo
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Scordia è sotto choc. Nel Comune della provincia di Catania colpito ieri duramente dall'alluvione i cittadini non pensavano potesse più accadere nulla del genere. Del resto, dopo che nel 2018 un evento simile aveva devastato il territorio, alcuni interventi di mitigazione del rischio idrogeologico erano stati fatti. Ma pure quelle opere sembrano avere subito gravissimi danni: la zona detta del Veliero, nella cittadina scordiense, è sommersa dal fango. I cittadini lo spalano fuori dalle loro case, mentre a pochi chilometri in linea d'aria si consuma un'altra tragedia: il corpo senza vita di Sebastiano Gambera, 67 anni, è stato trovato in mezzo a un campo di agrumi in contrada Leonella, al confine con Lentini. A due chilometri di distanza dal luogo in cui era stato visto vivo per l'ultima volta, insieme alla moglie. Della donna, 65 anni, ancora non c'è traccia.

La furia dell'acqua, che continua a piovere copiosa su tutta la Sicilia orientale, non ha risparmiato niente. I vigili del fuoco del comando provinciale di Catania solo ieri hanno eseguito 200 interventi, altrettanti oggi. E visto il persistere dell'allerta meteo i numeri sono destinati a salire. "È venuto l'ingegnere e ci ha detto che avevano finalmente messo in sicurezza… Questa è sicurezza?", domanda un anziano. Con lui ci sono il figlio e il nipote che tentano di liberare un garage invaso dai detriti. Il vicino di casa, in una situazione perfino peggiore, non vuole parlare: "Non è successo niente, qui è tutto a posto", dice con rabbia, mentre la melma gli arriva alle caviglie degli stivali di gomma.

La stessa sorte l'ha subita un ristorante, a poche decine di metri. "In quattro ore è stato il panico. Dopo il 2018 ci siamo rialzati, abbiamo ricostruito, e adesso è successo di nuovo", racconta il titolare. I suoi clienti sono rimasti con lui chiusi nella sala principale. Gli ingressi sono stati rafforzati con delle panchine, nella speranza che l'acqua non rompesse le porte e invadesse del tutto il locale. "Evidentemente i lavori della Regione non sono bastati". Il governatore Nello Musumeci, in una nota, fa sapere che si sono registrate "precipitazioni pari a quelle che si verificano in sei mesi". Palazzo d'Orleans è pronto a deliberare lo stato di emergenza e a chiedere a Roma di dichiarare quello di calamità.

La ricognizione dei danni è, però, ancora lunga. Nello Alba, amministratore delegato di Oranfrizer, la più importante azienda agrumicola di Sicilia, ha passato la mattinata nei campi. Ieri sera il suo stabilimento ha dato ospitalità a un gruppo di persone rimaste bloccate sulla strada allagata dentro a un pullman. "Ci siamo messi a disposizione per come abbiamo potuto, quello che è successo ieri è tre volte peggio di quello che è successo nel 2018". Colpa dei cambiamenti climatici, certo. Ma anche dell'impegno insufficiente contrastare il terreno che tende a franare. Il fiume Simeto ha rotto gli argini ed è finito direttamente sulla strada, i torrenti che attraversano il territorio scordiense hanno esondato sulle strade provinciali e nei campi di agrumi. Nonostante dalla vecchia alluvione siano passati tre anni, i provvedimenti con cui si stabiliscono i ristori per le aziende agrumicole danneggiate sono stati pubblicati solo pochi mesi fa. "Sono stati stabiliti risarcimenti per il 20 per cento dei danni subiti – racconta Alba a Fanpage.it – Parlo a nome di tutti gli agrumicoltori e chiedo: è mai possibile? Una persona che ha avuto un incidente, accetterebbe mai di essere risarcita per un quinto dei danni che ha subito?".

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