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Rabbia dei sindaci delle Marche dopo il maltempo: “Solo allerta gialla, qui situazione apocalittica”

Morti e dispersi nelle Marche a causa del maltempo. Rabbia dei sindaci: “Qui situazione apocalittica: nessun avvertimento, solo un’allerta gialla”
A cura di Chiara Ammendola
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Le conseguenze del maltempo nelle Marche
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Una situazione apocalittica, a cui nessuno aveva mai assistito. Così il giorno dopo l'alluvione che ha colpito le Marche i sindaci dei comuni devastati dal maltempo commentano quanto accaduto. Il bilancio dei morti e dei dispersi è purtroppo ancora provvisorio e la Protezione Civile che ha lavorato tutta la notte si riunirà nelle prossime ore per fare il punto della situazione. Intanto cresce la rabbia dei sindaci che spiegano di non aver ricevuto alcun avvertimento ma solo un bollettino con allerta gialla per pioggia, dunque di rischio basso.

È una situazione apocalittica, una cosa che in tanti anni non ho mai visto – spiega Carlo Manfredi, sindaco di Castellone di Suasa, piccolo comune in provincia di Ancona – piante e alberi trasportati come fuscelli”. Il primo cittadino ha poi rivolto il proprio pensiero ai dispersi, tra i quali c'è anche un bambino: “Purtroppo siamo ancora alla ricerca del bambino di 8 anni – ha proseguito – ieri notte fortunatamente abbiamo trovato la mamma ancora in vita. Era in auto poi ha visto questa corrente d'acqua arrivare ed è scesa con il con il bambino in braccio ma poi sono stati trascinati via”.

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Alla preoccupazione di Manfredi, si aggiunge la rabbia di Maurizio Greci, sindaco di Sassoferrato, comune in provincia di Ancona, tra i più colpiti dal nubifragio della scorsa notte: “Non avevamo ricevuto nessuna avvertimento particolare – tuona – soltanto una allerta gialla della Protezione civile per vento e pioggia. Niente che potesse far presagire un disastro del genere. Tutto è accaduto nell'arco di un'ora. Ora il cielo è sereno. Nel mio comune non risultano dispersi”. Secondo le prime stime in poche ore sarebbe caduta in varie zone della Marche la pioggia che in media viene registrata in sei mesi.

“Ci sono i cambiamenti climatici in atto, con l'eredità della caldissima Estate 2022 che, a causa del mare caldo – spiegano gli esperti meteo –  lascia una possibilità di nubifragi intensi per almeno un altro mese. L'Estate 2022 finirà ufficialmente domani con l'arrivo di venti fortissimi, maltempo e un crollo termico diffuso, ma come visto ieri il rischio nubifragi estivi, a causa del calore accumulato, ci accompagnerà ancora per settimane”.

Secondo quanto riportato dall'assessore alla Sanità delle Marche, la scorsa notte sono oltre 2.500 le richieste di intervento arrivate dalla regione al numero unico 112: “Ci sono afflussi
importanti negli ospedali – ha spiegato Filippo Saltamartini – persone che presentano forme di ipotermia, perché sono state in acqua per diverso tempo, e fratture da caduta”. La situazione più critica al momento resta a Senigallia dove è esondato il fiume nel centro storico a causa dell'enorme quantità di acqua e dei tronchi d'albero e dei detriti trasportati a valle dal Misa: “Alcune persone si sono rifugiate ai piani alti – ha detto Saltamartini – perché i piani terra sono invasi dall'acqua".

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