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“Mai detto quelle frasi alla mia ex moglie, è calunnia”: Omar Favaro respinge le accuse di abusi

Omar Favaro, già condannato per la strage di Novi Ligure, si difende dalle accuse di abusi nei confronti della ex moglie: “Mai pronunciato quelle parole, sono calunnie”.
A cura di Ida Artiaco
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"Ti sfregio con l'acido, fai schifo, ti riduco sulla sedia a rotelle". Sono queste le frasi che Omar Favaro avrebbe detto alla sua ex moglie ma che nell'interrogatorio svoltosi ieri, 16 aprile, al palazzo di Giustizia a Ivrea, in provincia di Torino, ha affermato di "non averle mai dette", parlando di calunnia e respingendo ogni accusa.

Favaro per oltre otto ore ha risposto alle domande del pubblico ministero Ludovico Bosso, che ha recentemente chiuso le indagini accusandolo di violenza sessuale, in due episodi in cui ci sarebbe stato un rapporto non consenziente e maltrattamenti verso l’ex moglie.

"Il nostro assistito ha contestato tutte le condotte e raccontato la dinamica familiare vissuta negli anni di matrimonio. Tra le domande fatte anche quella sull'evoluzione del matrimonio. Il nostro cliente ha affermato di non aver mai pronunciato le frasi di cui è accusato e fornito anche prove diverse sulla veridicità delle sue parole. Abbiamo evidenziato la strumentalità di questa accusa arrivata dopo la causa di separazione", hanno spiegato gli avvocati che assistono Favaro, Lorenzo Repetti e Vittorio Gatti di Alessandria.

Secondo i legali, le accuse sono state mosse dalla sua ex solo per l’affidamento della figlia. Per questa vicenda nell’estate scorsa la procura di Ivrea aveva chiesto nei confronti di Favaro la misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese prima respinta dal tribunale di Ivrea e poi anche dal tribunale del Riesame. Per il giudice il pericolo non era più attuale, dal momento che la convivenza era cessata.

La notizia arriva a circa 23 anni dalla strage di Novi Ligure. Omar Favaro fu condannato insieme a Erika per il delitto: era il febbraio del 2001 quando la madre, Susy Cassini, e il fratellino, Gianluca, della ragazza furono uccisi con 97 coltellate in una villetta del quartiere Lodolino. All'epoca erano entrambi minorenni. È uscito dal carcere nel 2011.

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