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Luca Delfino, uccise la ex fidanzata Antonella Multari: uscirà dal carcere il 28 luglio

L’uomo, che nel 2007 a Sanremo uccise la sua ex fidanzata Antonella Multari con 44 coltellate, andrà in una Rems (residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) dove trascorrerà i prossimi sei anni e mezzo.
A cura di Biagio Chiariello
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Luca Delfino, condannato a 16 anni e 8 mesi per l’omicidio della ex fidanzata Antonella Multari, uscirà dal carcere della Spezia il 28 luglio.

Il tribunale di sorveglianza di Genova ha infatti respinto il ricorso presentato dallo stesso imputato contro il diniego di un ulteriore sconto di pena per buona condotta che gli avrebbe consentito di lasciare il carcere tra due settimane. I giudici si sarebbero opposti alla luce del comportamento di Delfino tenuto nel carcere di Biella, dove il killer di Antonella avrebbe avuto comportamenti molesti e minacciosi nei confronti di un altro detenuto.

L'ex barista, che nel 2007 uccise con 44 coltellate la sua ex compagna Antonella Multari a Sanremo, andrà ora in una Rems, residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza, dove trascorrerà i prossimi sei anni e mezzo.  I giudici hanno riconosciuto che Delfino deve essere seguito in una struttura e deve essere sottoposto a cure che non ha mai ricevuto in carcere. Ha preso atto che "ha chiesto per la prima volta scusa ai genitori della vittima" anche se bisogna capire se sia stato "un pentimento reale e sentito o strumentale".

Noto alle cronache come “il killer delle fidanzate”, visto che fu indagato (e poi assolto) anche per la morte di Luciana Biggi, uccisa in un vicolo di Genova nel 2006, l’uomo ha potuto beneficiare di uno sconto di pena dovuto al rito abbreviato.

Antonella Multari
Antonella Multari

Lo scorso aprile nel corso dell'udienza davanti al tribunale di sorveglianza che ha stabilito che Delfino è ancora socialmente pericoloso e dovrà restare in una struttura sanitaria per almeno 6 anni e mezzo (salvo rivalutazioni), l'uomo si era detto “dispiaciuto e pentito”. “Se potessi tornare indietro non lo rifarei ma indietro non si torna. In questi anni però sono profondamente cambiato” aveva spiegato al giudice aggiungendo di voler lui stesso andare nella Rems “per seguire un percorso di cura e poi cominciare una nuova vita con la mia famiglia”.

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