Lo skipper Rocco Acocella disperso nell’Atlantico ha lanciato un segnale d’emergenza il 22 giugno

Non si sa ancora cosa sia successo allo skipper salernitano Rocco Acocella, scomparso nel mar dei Caraibi mentre effettuava una traversata in solitaria sulla sua imbarcazione. Al momento non si esclude nessuna ipotesi. Il 32enne era salpato lo scorso 17 giugno da Saint Martin, nelle Antille francesi, con un trimarano di otto metri battente bandiera inglese, che è stato battezzato Trinavis.
Tra il 28 e il 29 giugno era atteso nel porto colombiano di Barranquilla. Da lì aveva in programma di raggiungere l’Ecuador, per fare da guida a un gruppo di giovani turisti per conto di un tour operator internazionale. Il velista è infatti una guida molto richiesta dalle compagnie turistiche di tutto il mondo. La sua ultima traversata dell'Atlantico Rocco l'aveva fatta navigando dal Portogallo fino a Saint Martin, insieme alla sua fidanzata tedesca.
Una segnalazione, inviata a Fanpage.it, dimostra che un segnale di emergenza è stato lanciato da dispositivo PLB1 il 22 giugno alle 19.31. Le coordinate rilevate all'attivazione del dispositivo sono: 13° 18′ 9" N 71° 50′ 1"O come segnalato nella carta. Queste coordinate potrebbero aiutare le imbarcazioni impegnate nella ricerca a restringere il campo. (La posizione di Rocco è indicata dalla puntina blu).

I familiari hanno fatto sapere di essere "in costante contatto con la Farnesina che si è attivata. Ci hanno ribadito – ha detto una parente – che per ora non ci sono informazioni utili sulla vicenda ma ci hanno al contempo assicurato che tutta l'area viene pattugliata alla ricerca di Rocco".
Per chi lo conosce bene il ragazzo è "Solare e molto esperto, con elevate competenze nautiche, molto sportivo, con brevetti di ogni tipo", e "non era sicuramente avventato o sprovveduto".
La madre dello skipper è stata l'ultima persona a sentirlo, il 17 giugno: "Si metteva sempre in contatto con qualcuno della sua famiglia per segnalare arrivo e partenza di ogni suo viaggio". Il suo trimarano è dotato di un Gps e di un dispositivo per l'SOS, e in un primo momento i familiari avevano riferito che il segnale d'emergenza non era partito.