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Livorno, antagonisti contro la Prefettura: feriti alcuni agenti

Gli scontri a Livorno nel pomeriggio di domenica, dopo un corteo al quale avevano partecipato circa 500 manifestanti. Mattoni, pietre e bombe carta contro la polizia e i carabinieri. Avevano sfilato con lo striscione “Livorno non si piega”.
A cura di Susanna Picone
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Gli scontri a Livorno nel pomeriggio di domenica, dopo un corteo al quale avevano partecipato circa 500 manifestanti. Mattoni, pietre e bombe carta contro la polizia e i carabinieri. Avevano sfilato con lo striscione “Livorno non si piega”.

Momenti di forte tensione nel pomeriggio di ieri a Livorno quando, al culmine di un corteo, un gruppo di circa 500 manifestanti legati agli ambienti anarchici e antagonisti ha aggredito un cordone di polizia che si trovava dinanzi all’ingresso della prefettura. Sotto il palazzo del Governo sono state lanciate pietre, mattoni, bombe carta costringendo polizia e carabinieri a ripararsi all’interno. Durante gli scontri sono rimasti contusi quattro poliziotti, per loro la diagnosi va dai cinque ai quindici giorni e anche un fotografo è stato aggredito. L’assalto alla Prefettura si è verificato dopo un corteo durante il quale i manifestanti avevano sfilato dietro lo striscione “Livorno non si piega”: a scatenare la violenta protesta contro le forze dell’ordine sarebbe stato un incidente avvenuto il giorno precedente, quando una ragazza è rimasta ferita nel corso di un’altra manifestazione. Secondo gli antagonisti tutto sarebbe stato causato dalla polizia.

“Attacco vigliacco, squadrista e gratuito” – Dopo i momenti di tensione e gli scontri dinanzi alla Prefettura di Livorno, i manifestanti si sono poi dileguati, più tardi è arrivata la nota della “Ex caserma occupata” che ha parlato di una “risposta spontanea e incontrollabile” a quanto era avvenuto il giorno precedente. Nella nota, secondo quanto scrive l’agenzia Tmnews, le scuse nei confronti di un giornalista rimasto ferito: “La rabbia popolare è stata incontenibile e la presenza provocatoria e di massa dei poliziotti e della celere hanno fatto il resto. Ci scusiamo per il giornalista aggredito e comunichiamo la nostra totale estraneità al gesto". Ha commentato con toni duri l’assalto alla prefettura anche Luca Tomasin, segretario provinciale del sindacato di polizia Sap di Livorno:

Oggi davanti alla Prefettura di Livorno i poliziotti sono stati vittime di un attacco vigliacco, squadrista e gratuito. Gente che si definiva pacifica è venuta armata di bastoni, picconi e taniche di vernice che ci ha tirato addosso. Io ero presente perché mi trovavo in servizio assieme a tanti altri colleghi che sono tornati a casa feriti o, nella migliore delle ipotesi, pieni di vernice. Dobbiamo ringraziare il questore vicario, dott. Paolo Rossi, per come ha gestito la situazione e l’intero servizio, altrimenti sarebbe potuto finire peggio per noi. La polizia si è comportata nel miglior modo possibile, nessuna provocazione da parte nostra e chi lo dice mente sapendo di mentire. È stata scritta una pagina nerissima oggi a Livorno dove a subirne le spese sono stati ancora una volta i poliziotti. Siamo già al lavoro per assicurare i colpevoli alla giustizia.

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