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L’incidente in moto a Saint Pierre costato la vita a un 17enne, l’amico alla guida era senza patente

Alla guida della moto finita in un dirupo a Saint Pierre, vicino ad Aosta, c’era un 16enne senza patente. Il giovane è ricoverato in ospedale mentre l’amico 17enne che viaggiava con lui è morto sul colpo.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Immagine di repertorio
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La moto sulla quale viaggiava il 17enne morto ieri pomeriggio in un incidente stradale a Saint-Pierre, nei pressi di Aosta, era condotta da un 16enne senza patente. Il giovane passeggero ha avuto la peggio nel sinistro stradale ed è morto sul colpo mentre l'altro è stato trasportato in ospedale.

La moto, stando a quanto finora accertato, era stata regalata da poco al 16enne ed era priva di assicurazione. Il ragazzo alla guida è tuttora ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale Parini di Aosta. Gli accertamenti sono affidati ai carabinieri della locale Compagnia che invieranno una prima relazione alla procura dei minori di Torino.

Tra le ipotesi di reato al vaglio di chi sta conducendo le indagini, anche quella dell'omicidio stradale. Nell'incidente sono rimasti coinvolti altri veicoli e i fatti si sono verificati nel primo pomeriggio di ieri sulla collina del paese, in località Babelon, sulla comunale che porta alla strada dei Salassi.

Per cause da accertare, il conducente ha perso il controllo della moto ed è uscito di strada finendo in una scarpata. Ad avere la peggio è stato il passeggero: per Michael, il 17enne deceduto, non c'è stato nulla da fare. I soccorritori non hanno potuto fare altro che dichiararne il decesso.

Dopo la chiamata alla Centrale unica di soccorso, è intervenuto l'elisoccorso con il medico del 118 e i tecnici del Soccorso alpino valdostano. Ulteriori informazioni sull'incidente stradale saranno diffuse con il prosieguo delle indagini che per il momento sono soltanto all'inizio.

Il 16enne è ancora ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale e le sue condizioni sono apparse abbastanza serie già dalle prime ore dopo il ricovero. I medici mantengono il massimo riserbo e continuano a tenere l'adolescente sotto stretta osservazione.

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