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L’esempio di nonna Lina, guarita a 85 anni: “Ha vinto grazie alla sua forza di volontà”

Desolina compirà fra circa un mese 85 anni e potrà finalmente festeggiare con torta fritta e lambrusco: dopo un mese e mezzo difficilissimo, è infatti guarita ufficialmente dal Covid-19. “Gli ultimi tamponi sono negativi, siamo felicissimi” racconta la figlia Angelica, con la quale nonna Lina, come tutti la chiamano, vive a Collecchio, vicino Parma.
A cura di Beppe Facchini
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Nonna Desolina, per tutti semplicemente “Lina”, ce l'ha fatta. Classe 1935, la madre di Angelica Ghiretti, con la quale vive a Collecchio, vicino Parma, è riuscita a vincere la sua battaglia contro il Coronavirus. E fra circa un mese, quando ci saranno da spegnere la bellezza di ottantacinque candeline, tutta la famiglia è pronta a far festa con lei. Come? Con torta fritta, ricetta tipica della cucina parmense, e lambrusco. “Finalmente abbiamo ci hanno comunicato che gli ultimi due tamponi sono negativi, quindi la mamma adesso è ufficialmente guarita” racconta Angelica. “È stata una lunga battaglia, ma ce l'abbiamo fatta”.

“Tutto è cominciato intorno al 20 febbraio -riavvolge in nastro la figlia di Lina– quando la mamma ha accusato un po' di tosse. Non ci siamo preoccupati più di tanto perchè in quel momento i casi qui in zona erano ancora pochi, ma poi la mattina del 26 febbraio si è alzata e faceva fatica a respirare. Aveva anche la febbre a 38 e mezzo, così abbiamo chiamato la guardia medica”. Da lì il passaggio successivo è stato quello all'Ospedale Maggiore di Parma, “anche perchè la saturazione era sotto i 90”, continua Angelica. “Dopo un giorno di ricovero le hanno fatto il tampone e all'una di notte mi hanno chiamata per dirmi che purtroppo era positivo”. È l'inizio di un incubo.

Non volevo crederci, ho richiamato il medico per capire cosa stesse succedendo” prosegue Angelica. Ma non c'era molto da comprendere: Desolina aveva contratto il Covid-19. Così è iniziato il suo lungo periodo di degenza in ospedale, mentre il resto della famiglia è stato messo in isolamento. “I giorni a seguire sono stati terribili, perchè la mamma era in prognosi riservata e in condizioni critiche. Nessuno riusciva a dirci se si sarebbe salvata oppure no, fino a quando, grazie a Dio, col tempo ha iniziato a fare dei miglioramenti” racconta ancora Angelica, in contatto comunque con la madre grazie ad un telefonino consegnato ai sanitari del reparto nel quale era ricoverata.

Col passare dei giorni, le condizioni di salute di sua madre sono lentamente migliorate, finchè il 13 marzo, stando decisamente meglio pur essendo ancora positiva al virus, Lina non è stata dimessa. “Io mi sono isolata con lei e dopo tre settimane -continua la figlia- ci hanno finalmente comunicato che gli ultimi tamponi erano negativi”. Oltre a festeggiare il compleanno, nonna Lina a settembre diventerà anche bisnonna. “E se siamo arrivati fin qui dobbiamo ringraziare tutto il reparto degli infettivi, che non ci hanno mai fatto mancare una parola di conforto e tutte le cure adeguate -conclude Angelica-. Siamo felicissimi”.

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