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Lecce, clochard di 37 anni trovato morto sotto la pensilina di un bus: “Giorno triste per la città”

La vittima è un uomo di 37 anni originario del Marocco, in Italia da oltre 20 anni con regolare permesso di soggiorno. Il decesso sembra da ricondurre a una emorragia sviluppatasi come conseguenza di una patologia grave.
A cura di Susanna Picone
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Un uomo di 37 anni senza fissa dimora è stato trovato morto questa mattina a Lecce, sotto una pensilina degli autobus nei pressi dell'ex Foro Boario, non lontano dall'imbocco della superstrada che collega la città a Brindisi.

A dare l’allarme è stato un passante. Quando sul posto sono intervenuti i carabinieri insieme a un'ambulanza del 118, i sanitari hanno potuto solo constatare la morte del clochard. Si tratta di un uomo originario del Marocco, in Italia con regolare permesso di soggiorno: con sé aveva un sacchetto con alcuni effetti personali e delle coperte sotto le quali con ogni probabilità aveva cercato di ripararsi dal freddo.

Secondo quanto si apprende, il clochard si trovava a Lecce ormai da diverso tempo ed era affetto da alcuni problemi di salute. Il corpo non presenterete ferite o contusioni ma il decesso, secondo una prima ipotesi, sarebbe sopraggiunto per una emorragia. Nel luogo in cui è stato trovato il cadavere c’erano tracce di sangue. Il corpo è stato portato all'ospedale Vito Fazzi di Lecce e il magistrato di turno che ha disposto un'ispezione esterna.

"Oggi è un giorno triste, questa tragedia colpisce la nostra comunità, che è attenta e solidale nei confronti degli ultimi, offrendo in una rete che tiene insieme istituzioni, Curia e associazioni, i servizi di accoglienza, rifugio, mensa, fruiti ogni giorno dalle persone in condizione di povertà estrema", le parole dell'assessora al Welfare del Comune di Lecce, Silvia Miglietta, dopo la morte del clochard.

"Siamo in attesa degli esami da parte del medico legale – prosegue – per accertare le cause del decesso che, dai primi rilievi, sembra sia da ricondurre a una emorragia sviluppatasi come conseguenza di una patologia grave per la quale risultava in cura presso le strutture sanitarie del territorio".

"Secondo i primi accertamenti compiuti dal settore – ha detto ancora l'assessora – l'uomo non risulta residente a Lecce, si trovava in Italia da più di vent'anni ed era munito di un permesso di soggiorno illimitato. Da poche settimane la sua presenza in città era stata intercettata dagli operatori sociali del Comune, ed era stato avvicinato per offrirgli la possibilità di fruire dei servizi di assistenza riservati alle persone senza fissa dimora nella nostra città".

"In vista del prossimo calo delle temperature – ha detto ancora – sono stati istituiti dal Comune, in collaborazione con la Prefettura, ulteriori 12 posti letto, oltre ai 25 esistenti, nella struttura di accoglienza di Masseria Ghermi, di proprietà comunale e gestita dalla Croce Rossa, che offre la possibilità di pernottare al caldo, utilizzare servizi igienici e docce e il servizio di prima colazione, oltre al trasporto da e per il centro cittadino".

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