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Le svuotano il conto con 8 bonifici violando l’app, la banca dovrà restituire 100mila euro alla vittima

Con otto bonifici, alcuni truffatori hanno svuotato il conto di un’anziana palermitana. Ora la banca dovrà risarcire la vittima per 100mila euro dopo essersi inizialmente rifiutata di bloccare le operazioni online effettuate dai truffatori.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Con otto bonifici in meno di 24 ore, una donna anziana di Palermo si è vista svuotare il conto. I bonifici istantanei erano tutti in favore di sconosciuti, con destinazione a banche spagnole. La vittima ha contattato il servizio clienti della banca, chiedendo il blocco del conto quando si è resa conto della truffa.

L'istituto di credito, però, si è rifiutato di restituire l'importo dei bonifici, anche se l'operazione complessiva superava il limite di 60.000, 00 euro imposto dalla banca per i pagamenti giornalieri. La circostanza avrebbe dovuto portare al blocco di tutte le operazioni e far partire un avvertimento alla cliente truffata. La banca è stata ora condannata dal tribunale siciliano e dovrà restituire l'importo sottratto alla vittima. 

La signora si è rivolta all'avvocato Alessandro Palmigiano e Mattia Vitale che hanno dato il via a una causa nei confronti dell'istituto bancario. La tesi dei legali era chiara: la colpa delle operazioni fraudolente doveva "ricadere sulla banca" perché gli otto bonifici non erano stati fatti dall'anziana, ma erano opera dei truffatori. Il limite giornaliero, secondo i legali, servirebbe proprio ad evitare episodi del genere.

Secondo la norma, la banca deve assicurare che le credenziali di sicurezza non siano accessibili agli estranei e qualora il cliente neghi di aver autorizzato un'operazione, è obbligo della banca provare che l'operazione di pagamento è stata autenticata correttamente. Per difendersi, la banca ha chiamato in giudizio la compagnia telefonica della quale l'anziana era cliente.

Era infatti emerso che la società di telecomunicazioni aveva rilasciato ad un soggetto terzo una sim con lo stesso numero di telefono. Il truffatore, dopo aver ottenuto la sim clone, era riuscito a scaricare l'app della banca e a trovare una finestra aperta sui conti della vittima.

La tesi però non ha convinto il tribunale e ha disposto il rimborso a carico dell'istituto di credito, oltre che il pagamento degli interessi e delle spese legali, per un totale di oltre 100.000 euro.

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