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L’appello di Rosa, madre di Alex, deceduto per un tumore raro:”Aprite i cimiteri”

Parla ai microfoni di fanpage.it Rosa Buono, madre del giovane Alex, deceduto nel 2018 a causa di un tumore raro. Chiede a gran voce al governo e al presidente della Regione Campania, di aprire i cimiteri con la modalità regolamentata. “I genitori amputati – ha detto Rosa – chiedono di poter mantenere quel legame sottile, invisibile, con i nostri figli che fisicamente possiamo esplicare soltanto andando davanti alla loro tomba, con il cuore in mano e a pezzi che gronda sangue da quel maledetto giorno”.
A cura di Francesco Bunetto
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Rosa Buono è la madre di Alex, un ragazzo deceduto il 4 settembre del 2018 a causa di un tumore raro. A causa dell'emergenza Coronavirus, purtroppo, i cimiteri restano chiusi per evitare assembramenti. L'appello di Rosa a fanpage.it è forte e chiaro e spera che il suo grido di aiuto, quello di poter aprire i cimiteri con modalità regolamentata, arrivi al presidente Giuseppe Conte e al presidente della Regione Campania De Luca:" Vi chiedo di accogliere con i dovuti regolamenti – ha detto Rosa a fanpage.it – questa richiesta che non è soltanto mia ma dei tanti genitori, purtroppo, di figli ormai invisibili, quei genitori amputati che chiedono di poter mantenere quel legame sottile con i nostri figli che fisicamente possiamo esplicare soltanto andando davanti alla loro tomba, con il cuore in mano e a pezzi, che gronda sangue da quel maledetto giorno".

"È una necessità"

"Ci siamo chiesti – dice Rosa – ma perché i cimiteri sono stati chiusi? È davvero possibile che i cimiteri siano paragonati ad un parco pubblico?" Da due anni a questa parte non ho mai
visto un assembramento ad un cimitero – continua Rosa – solamente nelle ricorrenze dei morti. Non andiamo lì a fare jogging o a fare sport, in realtà questo è un luogo dove ci si raccoglie in meditazione, in pensieri, in preghiera e dove riusciamo a mantenere quel filo invisibile che ci unisce ancora ai nostri figli. Lì ci sono delle persone che vogliono andare e che devono andare perché hanno una necessità. Andiamo lì con il cuore spezzato, andiamo lì a trovare dei figli, i nostri cari defunti …"

L'appello di una madre senza il proprio figlio 

Rosa è infermiera impegnata in prima linea e conosce l'abnegazione del lavoro professionale, ma purtroppo, ha conosciuto cosa significa stare dall'altra parte della barricata a causa del figlio malato, poi deceduto." Dal 2018 – racconta Rosa – non ho tante forze per essere di aiuto agli altri, ma con coraggio, volontà e la forza che la professione e l'abnegazione richiede, cerco ogni giorno, nonostante il cuore a pezzi, di dare il meglio. Continua – "Chiedo di prendere in considerazione la possibilità di aprire i cimiteri in modalità regolamentata e spero che questa richiesta venga accolta e considerata non soltanto con il cuore ma quantomeno con il buon senso che guida da sempre gli uomini giusti".

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