La Spezia, autista di tir fa guidare il figlio 13enne e pubblica il video su Facebook

Un austista 53enne di camion ha messo a rischio la vita sua e del figlio, che con lui percorreva un tratto di strada privata, al confine fra i comune di Santo Stefano Magra e Follo. E non si è limitato a violare la legge, ma ha postato il video della sua bravata su Facebook: l'uomo, napoletano d'origine, ha permesso al figlio adolescente, di 13 anni, di guidare il suo tir.
Le prove della sua folle condotta sono state intercettate facilmente dalle Forze dell'ordine, grazie alle segnalazioni di altri utenti. Gli agenti hanno individuato la zona in cui avrebbe potuto consumarsi un grave incidente. A quel punto sono scattate le indagini. Il tratto di strada che il ragazzino percorreva alla guida del mezzo, con il padre a fianco, non era una zona molto trafficata. Ma in passato l'autista aveva già messo in pericolo non solo il figlio, ma anche altri automobilisti: al ragazzino era stato permesso di guidare la macchina su una strada pubblica, trasportando, nei sedili posteriori, altri due minorenni. Tutto è iniziato circa un mese fa. Un uomo coinvolto in un incidente stradale, mentre stava rilasciando le dichiariazioni a seguito dello scontro, ha raccontato agli agenti della polizia locale di Santo Stefano, con a capo il comandante Flavio Toracca, di aver notato sul profilo Facebook i video in questione, nei quali veniva ripreso il ragazzino alla guida di un camion.
Gli agenti, insospettiti, si sono attivati immediatamente effettuando diversi accertamenti per riuscire a identificare l’autore dei video. Gli illeciti – accertati dalla polizia locale – erano avvenuti nel comune di Follo, e gli agenti della municipale hanno collaborato con i carabinieri di Santo Stefano Magra, guidati dal comandante Carlo Ferrari. Le Forze dell’ordine sono riuscite a rintracciare il 53enne spezzino, contestando la guida senza aver compiuto i 18 anni, l'incauto affidamento del veicolo, guida senza cinture di sicurezza e guida senza patente. Il tutto per un ammontare di 5.288 euro più un fermo del veicolo per 5 mesi. Solo davanti alle sanzioni l'uomo ha riconosciuto l'incauto gesto, e ha deciso di collaborare con le Forze dell'ordine.