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La prima benedizione pubblica di una coppia gay è di un gesuita collaboratore del Papa

L’americano padre James Martin è il primo prelato tra quelli più noti a mettere in atto le nuove disposizioni del Vaticano contenute nella Fiducia Supplicans. Statunitense e gesuita come il Papa, ha benedetto una copia gay di suoi amici.
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Un collaboratore di Papa Francesco, già molto noto per le sue posizioni pro LGBT, è stato tra i primissimi ad accogliere le indicazioni della Fiducia Supplicans e a benedire una coppia dello stesso sesso.

“Cari amici – ha scritto padre James Martin, statunitense, gesuita come il Papa, in un breve messaggio sui suoi social network – sono stato onorato nel benedire i miei amici James e Damian questa mattina nella nostra residenza dei gesuiti, secondo le nuove linee guida promulgate dal Vaticano per le coppie dello stesso sesso. Ma prima di questo loro hanno benedetto me con la loro amicizia e supporto.”

Martin ha benedetto l’unione di Damian, un fioraio, e Jason, un giornalista. Poiché le nuove linee guida vaticane prevedono che in nessun modo una benedizione del genere possa essere confusa con un rito matrimoniale, padre Martin ha benedetto la coppia vestito in modo casual e senza usare formule proprie dei lezionari cattolici. Davanti ai due, padre Martin ha letto un passo del Vecchio Testamento ed in particolare dal libro dei Numeri. "Possa il Signore benedirvi e conservarvi – ha proclamato solennemente ponendo le mani sulle spalle dei due, che intanto si inginocchiavano mentre si tenevano le mani. – Il Signore faccia risplendere il suo volto su di voi e vi sia propizio! Il Signore rivolga verso di te il suo volto e ti dia la pace!'” Alla fine delle benedizioni i tre uomini si sono quindi abbracciati. È stato veramente bello – ha detto alla fine della benedizione – poterla fare in pubblico” in quanto moltissime volte, in passato, lo aveva fatto in modo discreto e di nascosto, perché i documenti della Chiesa cattolica vietavano questo tipo di benedizione.

Autore di libri molto diffusi in America, padre Martin dal 2017 è consultore del Segretariato per le Comunicazioni, organismo vaticano che si occupa della gestione di tutti i mezzi di comunicazione vaticana. Da anni si batte per una maggiore integrazione delle persone omosessuali nella Chiesa cattolica ed in questo suo lavoro è stato sempre supportato dal pontefice. Una curiosità: fu lui a guidare negli esercizi spirituali l’attore cattolico Andrew Garfield, che nel film di Martin Scorsese Silence interpretava un prete gesuita che aveva perso la fede.

Intanto monta il dibattito sulla Fiducia supplicans, documento approvato con il consenso del Papa dalla Congregazione della Dottrina della Fede, l’ex Santo Uffizio. Molti ci leggono una enorme apertura della Chiesa nei confronti delle persone omosessuali, ma i tradizionalisti frenano spiegando che viene consentito di benedire le persone, ma che i rapporti tra gay restano peccaminosi. D’altronde, lo stesso documento è abbastanza chiaro e recita: “Da un punto di vista strettamente liturgico, la benedizione richiede che quello che si benedice sia conforme alla volontà di Dio espressa negli insegnamenti della Chiesa.” Il catechismo non è stato modificato e definisce i rapporti omosessuali come “intrinsecamente disordinati”.

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