La miniera del Sulcis non chiuderà il 31 dicembre

E' la notizia che un po' tutti attendevano. La miniera del Sulcis non si chiuderà il 31 dicembre, mentre si è concordato di rivedere il progetto per il carbone pulito «per aggiornarlo e renderlo compatibile con le migliori tecnologie ed economicamente sostenibile». E’ l’esito, informa il Mise, dell’incontro di oggi al ministero dello Sviluppo economico tra il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, il presidente della Provincia Carbonia-Iglesias, Salvatore Cherchi, e il sottosegretario allo Sviluppo, Claudio De Vincenti. L'attività mineraria «non subirà la paventata interruzione al 31 dicembre, dal momento che si è deciso di proporre al Parlamento la proroga della scadenza prevista dalla legge 99/2009 per il bando di affidamento della relativa concessione», si legge nella nota.
Per adesso, dunque, vincono i minatori. Il caso della Carbosulcis a Nuraxi Figus aveva ottenuto la ribalta nazionale, anche e sopratutto, fopo che ieri uno dei leader della protesta si era tagliato a un polso, portando all'intervento anche del Capo dello Stato che ha assicurato la sua vicinanza personale a tutti i lavoratori. Questi ultimi si erano auto rinchiusi a circa quattrocento metri di profondità per protesta contro l'annunciata chiusura della miniera. Per loro il sole è finalmente spuntano. Ora si attendono riscontri positivi anche per un altro caso nazionale in questo finale dell'estate caldissimo per la Sardegna: quello degli operai dell'Alcoa. Oggi si è tenuto l'incontro tra il governo e i vertici della società Glencore in merito alla vertenza dello stabilimento sardo dell'alluminio che rischia la chiusura a settembre. La multinazionale svizzera ha manifestato un interesse verbale per l'acquisizione degli impianti, per senza sottoscrivere alcun documento ufficiale. Ulteriori aggiornamenti, si spera positivi, sono attesi per la settimana prossima.