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Operai barricati a 400 metri di profondità contro la chiusura della miniera

I lavoratori della Carbosulcis in Sardegna da ieri sera sono barricati dentro la miniera di carbone per protestare contro la dismissione degli impianti e per chiedere al Governo lo sblocco dei finanziamenti per il piano di rilancio.
A cura di Antonio Palma
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Operai barricati a 400 metri di profondità contro la chiusura della miniera

Sono una quarantina i minatori della Carbosulcis che da ieri sera si sono barricati nella miniera di Nuraxi Figus, a Gonnesa, in Sardegna a oltre 373 metri di profondità sotto il livello del mare per protestare contro la chiusura degli stabilimenti e chiedere al governo un rilancio della produzione del complesso minerario. La clamorosa protesta rientra tra le iniziative di lotta che i lavoratori della zona del Sulcis, che comprende anche l'Alcoa, stanno intraprendendo da mesi per spingere il governo a sbloccare fondi per un piano di rilancio che prevede la trasformazione delle strutture in un impianto di deposito e stoccaggio per l'anidride carbonica per la produzione di energia pulita dal carbone. Dopo lo stop del Governo e dell'Eni però i minatori della Carbosulcis ieri alla fine dell'ultimo turno hanno deciso di calarsi nella miniera bloccando l'ingresso con cumuli di carbone appena estratto e portando con loro nel sottosuolo anche circa 400 chilogrammi di esplosivo.

I minatori pronti a restare sottoterra ad oltranza – "Abbiamo bisogno di tutelare gli impianti e dobbiamo difenderli, noi dobbiamo mantenere la miniera viva" ha detto un rappresentante dei sindacati di base all'esterno della miniera durante l'assemblea informativa con i lavoratori. L'intento di fare pressione sull'Esecutivo è chiaro visto che proprio venerdì prossimo è in programma al ministero dello Sviluppo economico un incontro con gli enti locali e i sindacati per la ‘vertenza Sulcis' sulle aziende del posto in crisi. Gli operai sono determinati a rimanere asserragliati nella miniera come già accaduto in passato, "si va ad oltranza, ormai il Sulcis è in guerra" hanno annunciato alcuni lavoratori disperati.

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