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La figlia è in coma, ma per la madre niente pensione

La denuncia di una donna a cui mancavano 3 anni per la pensione ma che per la riforma previdenziale sono diventati 9.
A cura di A. P.
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La signora Silvana Righetto sarebbe dovuta andare in pensione tra pochi anni, un momento molto atteso e preparato a lungo visto che sua figlia Sara, trentenne, da oltre dodici anni è in stato vegetativo per colpa delle conseguenze di un tumore al cervello. Per colpa delle recenti riforme in materia di lavoro e pensioni però la signora Silvana, titolare assieme al marito Flavio di un'edicola e ricevitoria a Quinto di Treviso, dovrà rinunciare ai sui propositi perché le nuove leggi in materia previdenziale hanno spostato in avanti di ben nove anni l'età per la pensione. Una situazione difficile per la signora ormai sessantenne che vorrebbe prendersi cura della figlia a tempo pieno ma che in queste condizioni non può farlo. "A mia moglie basterebbe poter andare in pensione nel giro di qualche anno, ovviamente con un importo calcolato sui contributi versati" ha spiegato il marito della signora al quotidiano veneto Il Gazzettino, aggiungendo "sarà più basso di quello che potrebbe avere dopo, ma l'importante è riuscire a stare con Sara". L'Usl di Treviso per il momento garantisce loro circa otto ore di assistenza a settimana e alcuni amici li aiutano, ma per loro è impossibile tirare avanti ancora per molto in questo modo.

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