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“La carta non funziona”, si finge ricco turista e consuma cena da 700 euro senza pagare: denunciato a Venezia

Al momento del pagamento, il 47enne ha garantito che sarebbe tornato il giorno successivo per saldare il conto mostrando scontrini e fatture di boutique di lusso ma erano solo preventivi di spesa.
A cura di Antonio Palma
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Fingendosi un facoltoso turista in viaggio a Venezia, si è presentato in un noto bistrot gastronomico a pochi passi da piazza San Marco dove ha ordinato i piatti più costosi consumando una lauta cena accompagnata da vini importanti per un costo di ben 700 euro. Al momento del pagamento, però, le sue carte di credito non hanno funzionato e così, senza scomporsi, ha garantito che sarebbe tornato il giorno successivo per saldare il conto mostrando scontrini e fatture di boutique di lusso ma lo stratagemma non gli ha evitato una denuncia alle autorità e una segnalazione a tutti i locali della laguna.

Protagonista della vicenda, andata in scena nei primi giorni di dicembre, un 47enne cittadino spagnolo interrogato dai carabinieri e denunciato a piede libero per insolvenza fraudolenta. Secondo i gestori del locale, l’uomo ha scelto i piatti più costosi come gamberi su spuma di patate al tartufo nero e linguine con salsa al granchio e Champagne ma soprattutto le bottiglie di vino più pregiate della carta che hanno fatto lievitare di molto il prezzo finale.

Al momento del pagamento, però, le sue carte hanno dato errore ma il 47enne non si sarebbe scomposto assicurando che sarebbe tornato il giorno successivo per saldare il conto e mostrano anche presunti scontrini e fatture di boutique di lusso. Uno stratagemma che però non ha convinto i gestori del locale che hanno chiamato i carabinieri.

Accompagnato in caserma, l’uomo ha continuano a ribadire la sua versione cercando di dimostrare la propria solidità economica consegnando le presunte fatture ai carabinieri. Un tentativo non riuscito visto che in poco tempo i militari dell’arma hanno scoperto che quelli erano solo preventivi di spesa per abiti e accessori mai realmente acquistati e probabilmente utili solo a costruire un’immagine facoltosa. Per lui è scattata così la denuncia.

In attesa di provvedimenti nei confronti dell’uomo, tra i locali veneziani intanto è scattato il passaparola per riconoscerlo ed evitare di assegnargli un tavolo nei locali della zona.

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