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L’impiegata anti-gay Kim Davis: “Ho visto il Papa, mi ha ringraziato per il mio coraggio”

Papa Francesco a Washington avrebbe incontrato Kim Davis, l’impiegata di Contea del Kentucky che è andata in prigione perché si è rifiutata di rilasciare una licenza di matrimonio a una coppia omosessuale.
A cura di Susanna Picone
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Nel corso del suo viaggio negli Stati Uniti Papa Francesco avrebbe incontrato Kim Davis, l’impiegata pubblica del Kentucky che ha passato cinque giorni in prigione per essersi rifiutata di rilasciare le licenze di matrimonio ad alcune coppie gay dicendo di agire “sotto l’autorità di Dio”. A parlare per primo dell’incontro tra Bergoglio e la donna è stato il sito Inside the Vatican, incontro confermato anche dall’avvocato della Davis secondo il quale la funzionaria avrebbe visto il Papa presso l’ambasciata del Vaticano giovedì 24 settembre. Davis si trovava già in città insieme al marito per un altro evento. L’incontro tra i due sarebbe durato circa un quarto d’ora e Papa Francesco l’avrebbe ringraziata per il suo coraggio e spronata a essere forte. “Stray strong”, le avrebbe detto regalandole anche un rosario. Le maggiori testate internazionali hanno riportato la notizia sottolineando che non è stata diffusa prima per motivi di opportunità e per non interferire con la visita di Bergoglio negli Usa.

L’incontro tra Bergoglio e Kim Davis – “Mi ha chiesto di essere forte, e mi ha ringraziato per il mio coraggio. Mi ha anche chiesto di pregare per lui”, ha dichiarato la funzionaria. La donna si è detta stupita per l’opportunità che le è stata concessa: “Non ho mai pensato che avrei incontrato il Papa. Chi sono io ad avere questa rara opportunità? Io sono solo un impiegato della contea che ama Gesù e desidera con tutto il cuore di servirlo”, ha dichiarato. “Papa Francesco – ha detto ancora la funzionaria anti-gay – era gentile, genuinamente altruista, e molto gradevole”. C’è da dire che l’incontro tra il Papa e Kim Davis non è stato confermato da fonti vaticane. Sull’aereo che dagli Stati Uniti lo riportava a Roma, Papa Francesco aveva difeso l’obiezione di coscienza dei funzionari pubblici nei confronti delle nozze gay.

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