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L’ex marito della Polverini sfrattato, abusivo nelle case Ater

L’uomo viveva da decenni nell’abitazione da abusivo non avendo i requisiti reddituali adatti per vivere nelle case dell’ente per l’edilizia popolare.
A cura di A. P.
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C'è anche Massimo Cavicchioli, l'ex marito della ex presidente della Regione Lazio Renata Polverini, tra le persone sfrattate questa mattina dai vigili urbani di Roma perché abusivi nelle case dell'Ater. L'uomo abitava nelle case popolari ma di pregio in via Bramante, nel lussuoso quartiere di San Saba, da 24 anni e denuncia ora nei suoi confronti una persecuzione. Agli agenti di polizia locale che hanno bussato ala sua porta verso le 7 l'uomo non ha opposto resistenza limitandosi a commentare "E' una persecuzione politica, qui è pieno di case occupate e siete venuti solo da me. Qui ci sono nato 52 anni fa e non mi è mai stata data l'opportunità di acquistare questo appartamento". Nella stessa casa del resto aveva abitato per quindici anni anche la stessa Polverini fino a quando la coppia si è separata.

Non ci sono i requisiti reddituali adatti – Cavicchioli dopo alcuni accertamenti dell'Ater era risultato "occupante abusivo non sanabile" avendo preso il controllo dell'abitazione fin dal 1989, quando era morta la nonna titolare del contratto originario. Pur avendo tentato di subentrare nel contratto dell'appartamento più volte le sue richieste sono state sempre rigettate dall'Ente pubblico delle case popolari perché l'uomo non ha i requisiti reddituali adatti. Nonostante la casa si trovi in una zona molto esclusiva infatti il tetto massimo di reddito previsto dalla legge per poter abitare in quelle case è nettamente inferiore a quello posseduto dall'uomo.

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