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Katia malata di Covid muore a 30 anni: La Procura di Lucca ha aperto un’inchiesta sul decesso

La Procura di Lucca ha aperto un’inchiesta sulla morte della giovane Katia Lamberti, 30 anni, risultata positiva al Coronavirus. La famiglia della ragazza ha chiesto il sequestro della cartella clinica riguardate un’operazione di chirurgia estetica alla quale la 30enne si era sottoposta un mese prima e quello di alcune conversazioni telefoniche avute con il 118 negli ultimi giorni di quarantena.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Katia ha manifestato i primi sintomi del Covid intorno al 10 agosto. La situazione, poi, è precipitata in poche ore: il fidanzato l'ha portata di corsa all'ospedale di Versilia e qui è deceduta il giorno di Ferragosto. Katia Lamberti, giovane di 30 anni di Torre del Lago, nel Lucchese, è entrata in arresto cardio-circolatorio sotto gli occhi dei medici. La ragazza era in quarantena da qualche giorno e aveva contratto la malattia poco tempo prima di vaccinarsi. La procura di Lucca ha aperto l'inchiesta sulla morte della ragazza: al momento non vi sono indagati e neppure ipotesi di reato.

Effettuata anche l'autopsia sul corpo di Katia. L'esame, i cui risultati saranno però disponibili tra un mese, dovrebbe aiutare ad accertare i motivi della morte. Ad esporre denuncia la famiglia della giovane, assistita dall'avvocata Lorenza Calvanese. L'esposto contro ignoti ipotizzava il reato di lesioni e omicidio colposo. Alla procura la famiglia chiedeva il sequestro probatorio della cartella clinica riguardante un intervento di chirurgia plastica subito un mese prima in una struttura privata di Firenze e quello delle registrazioni di conversazioni telefoniche che la vittima aveva avuto con il 118 poche ore prima del decesso. Il sospetto è che proprio quell'intervento di chirurgia plastica abbia causato complicazioni che hanno portato al decesso della donna appena un mese dopo.

Cercando nello smartphone della giovane vittima, la famiglia avrebbe trovato messaggi inviati tra il 10 e il 14 agosto al personale medico. Katia aveva paura per i sintomi insorti con il virus. In particolare la preoccupava l'insolito gonfiore al viso e alle palpebre. Secondo quanto asserito dall'accusa, questi effetti collaterali potrebbero essere invece collegati all'operazione di chirurgia estetica alla quale Katia si era sottoposta 30 giorni prima. Nei quattro giorni antecedenti il decesso, la 30enne aveva effettuato diverse telefonate per informare il medico riguardo quello che le stava accadendo. "Dottoressa – scriveva in uno dei tanti sms inviati – ho urgente bisogno di parlare con lei. Mi sono svegliata molto debole e mi è salita la febbre, cosa devo fare?".

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