Inversione a U e contromano per 3 chilometri: così un 88enne ha provocato l’incidente sull’A32, morta la moglie

Prima l'inversione a U poi 3 chilometri contromano sull'A32: sarebbe nato così l'incidente verificatosi ieri pomeriggio intorno alle 15 sulla Torino-Bardonecchia in seguito al quale una persona è morta e altre due sono rimaste ferite. La vittima è la moglie dell'uomo di 88 anni che ha provocato il sinistro e che al momento risulta ricoverato al Cto di Torino per le ferite riportate.
Stando a quanto ricostruito finora dalla Polizia stradale, anche grazie all'ausilio delle immagini delle telecamere di videosorverglianza della zona, l'anziano alla guida di una Fiat Panda ha imboccato l'A32 in modo corretto allo svincolo di Chianocco, ma poi potrebbe essersi reso conto che non era quella la direzione che voleva prendere. Così, ha effettuato l'inversione a U in direzione Torino, percorrendo 3 chilometri in senso inverso e superando lo svincolo da cui era entrato. Infine, si è scontrato contro un Doblò che procedeva nel senso corretto di marcia e in corsia di sorpasso.
L'impatto è stato molto violento e non ha lasciato scampo ad Anna Filanda, moglie, anche lei 87enne, dell'uomo, che viaggiava con lui seduta dal lato del passeggero. Lui invece è stato intubato al Cto di Torino, dove è arrivato dopo l'incidente in elisoccorso, e si trova in prognosi riservata per un trauma toracico e un ematoma al collo. Ferita anche la persona che viaggia nella vettura travolta dalla Panda contromano, ma le sue condizioni non desterebbero preoccupazione. Si tratta del conducente del Doblò, 35 anni, che è stato trasferito all'ospedale di Rivoli per gli accertamenti del caso. I vigili del fuoco hanno dovuto lavorare a lungo per estrarre la vittima e i feriti dalle lamiere delle auto.
L'incidente di ieri si è verificato pochi giorni dopo un altro episodio simile, sempre in Piemonte, ma sulla Torino-Milano: anche in quel caso un anziano ha percorso 7 chilometri contromano sull'A4 andando a impattare contro una vettura all'interno della quale viaggiavano due coppie, tutti vicini di casa a Novara: delle quattro persone a bordo, tra cui i designer di Barbie, Mario Paglino e Gianni Grossi, tre sono morte e una è sopravvissuta.