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Incidente Jesolo, confessa il 26enne che ha ucciso i 4 amici: “Avrei voluto morire io”

Ha confessato il giovane pirata della strada che a Jesolo ha provocato un incidente lo scorso sabato sera in cui sono morte 4 persone. Si tratta di un 26enne romeno, in Italia dal 2012. Ad incastrarlo la testimonianza dell’unica sopravvissuta della strage. Fermato per omicidio stradale plurimo e omissione di soccorso ha detto: “Sono disperato, avrei voluto morire io”.
A cura di Ida Artiaco
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"Sono stato io, sono disperato". Con queste parole un 26enne di origine romena ha confessato di essere stato il responsabile dell'incidente verificatosi lo scorso sabato sera a Jesolo, nel quale hanno perso la vita Leonardo Girardi, Eleonora Frasson, Riccardo Laugeni e Giovanni Mattiuzzo, tutti di età compresa tra i 22 e i 23 anni. L'auto a bordo della quale viaggiavano di ritorno da una festa, una Ford Fiesta, è finita improvvisamente di strada andando a impattare in un canale. L'unica sopravvissuta della tragedia è una 22enne, Giorgia Diral, di Musile, la cui testimonianza è stata fondamentale per gli inquirenti per risalire all'identità dell'autista di una Golf, che pochi minuti prima della tragedia era stata segnalata ai carabinieri da una donna, perché sfrecciava a tutta velocità, compiendo sorpassi azzardati. Aveva detto anche il modello e soprattutto il numero di targa.

Incidente Jesolo, il pirata della strada: "Avrei preferito morire io"

Alla guida di questa vettura c'era proprio il 26enne romeno, in Italia dal 2012. Giorgia ha dichiarato che l'auto sulla quale viaggiava assieme agli amici "era stata speronata", confermando così la versione della donna della segnalazione. A quel punto per i militari arrivare al giovane è stato facile. Fermato, è stato arrestato con l'accusa di omicidio stradale plurimo e omissione di soccorso: dopo aver urtato con la sua macchina quella sulla quale viaggiavano le 4 vittime, avrebbe continuato la sua corsa insieme a un amico che era con lui fino al pomeriggio di ieri. Sulla vettura ci sarebbero persino ancora i segni dell'impatto. È stato interrogato alla presenza del pm di turno del tribunale di Venezia, Giovanni Gasparini, dell'avvocato di fiducia e del comandante della polizia municipale, Claudio Vanin. Al termine dell'incontro ha confessato e per lui è stato disposto il fermo ai domiciliari. "Avrei preferito morire io", avrebbe detto agli inquirenti come riporta Il Gazzettino.

Chi sono le vittime dell'incidente di Jesolo

Le 4 vittime dell'incidente di sabato notte a Jesolo era ben conosciute in città. Eleonora e Leonardo si erano innamorati in terza superiore e non si erano più lasciati. Lui lavorava in uno dei negozi dell'Outlet di Noventa, dove fino a qualche mese fa era impegnato anche Riccardo Laugeni, anche se di quest'ultimo tutti ricordano la passione senza limiti per la sua squadra del cuore, il Venezia. Giovanni Mattiuzzo, invece, era vice store manager nel punto vendita di RefrigiWear, sempre all'interno del centro commerciale. Come spesso accadeva, avevano trascorso il sabato sera a Jesolo e stavano rientrando a Musile, quando si è verificata la tragedia. L'unica sopravvissuta è la 22enne Giorgia Diral. Ai soccorritori avrebbe detto: "Non riuscivo più a respirare. Mi sentivo l'acqua sulla bocca che entrava e come mi soffocava. Mi mancava il respiro. Mi sono trovata fuori dall’auto senza capire come e poi in piedi sulla strada, ancora viva".

Il cordoglio del sindaco: "Lutto cittadino"

L'incidente in cui hanno perso la vita i 4 amici ha lasciato sotto choc tutta la comunità locale al punto che il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, ha dichiarato: "È un dolore grande che ci fa riflettere, per il quale proporrò alla Giunta che si riunirà in seduta straordinaria domani, di indire il lutto cittadino". Il primo cittadino ha poi continuato sottolineando che "siamo increduli e sgomenti di fronte alla morte di cinque giovani avvenuta nel corso di questa notte", con riferimento anche ad un altro incidente verificatosi nelle scorse ore, in cui ha perso la vita l'infermiere 28enne Brian. "Ai quattro, tra ragazzi e ragazze, che sono deceduti mentre tornavano a casa dopo una serata passata nella nostra spiaggia – ha contonuato  se ne aggiunge un altro deceduto alle prime luci dell'alba mentre si recava al lavoro. Mai Jesolo aveva vissuto negli ultimi decenni una tragedia di queste proporzioni che assume un peso ancora più pregnante vista la giovane età delle persone coinvolte". A lui ha fatto eco il governatore della regione Veneto, Luca Zaia, che ha annullato tutti gli impegni previsti a Jesolo nella giornata di oggi.

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