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Mattia Giani, la Procura indaga per omicidio colposo sulla morte del calciatore 26enne

La Procura della Repubblica di Firenze ha deciso di aprire un fascicolo e indagare per omicidio colposo sulla morte di Mattia Giani. Il calciatore 26enne del Castelfiorentino domenica 14 aprile ha accusato un malore durante una partita ed è deceduto il giorno dopo in ospedale. Secondo amici e familiari del 26enne, i soccorsi non sarebbero stati adeguati e tempestivi.
A cura di Eleonora Panseri
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La Procura della Repubblica di Firenze ha deciso di aprire un fascicolo e indagare sulla morte di Mattia Giani, il calciatore 26enne del Castelfiorentino che domenica 14 aprile ha accusato un malore durante una partita con il Lanciotto ed è deceduto lunedì mattina all'ospedale di Careggi.

L'ipotesi di reato è omicidio colposo e al momento non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati. Il pubblico ministero Giuseppe Ledda disporrà l'autopsia, che dovrebbe tenersi domani, giovedì 18 marzo, o venerdì prossimo.

Il ragazzo si era sentito male domenica pomeriggio mentre allo stadio di Campi Bisenzio, dove la sua squadra giocava in trasferta. Improvvisamente era caduto a terra ed era stato subito soccorso, quindi trasferito in condizioni disperate all'ospedale Careggi di Firenze. Secondo quanto ricostruito dai quotidiani locali, per diversi minuti il suo cuore avrebbe smesso di battere.

Il 26enne Marria Giani
Il 26enne Marria Giani

Secondo amici e familiari del 26enne, i soccorsi non sarebbero stati adeguati alla gravità della situazione e abbastanza tempestivi. “A un certo punto ho visto un defibrillatore che era in dotazione al campo sportivo, ma non c’era nessuno che sapeva utilizzarlo”, aveva raccontato il padre del ragazzo, Sandro Giani, al quotidiano toscano Il Tirreno.

“Solo con la seconda ambulanza è arrivato il medico e solo allora è stato acceso il defibrillatore”, aveva aggiunto l'uomo. “Siamo distrutti ma ora vogliamo la verità: presenteremo una querela perché vogliamo capire come è morto nostro figlio”.

La tragedia ha scosso profondamente chi conosceva il ragazzo. "Le ultime parole di Mattia prima di entrare in campo sono state: ‘Mister, stai tranquillo, faccio gol e vinciamo la partita‘", ha raccontato in un'intervista al Corriere della Sera l'allenatore del 26enne, Nico Scardigli. "Io gli ho sorriso, tutto sembrava normale: è iniziata la partita e lui ha fatto gol. Poi però dopo questo tiro in porta è stato assurdo: è come se avesse avuto un problema muscolare. L’ho ho guardato meglio ed era chiaro che era qualcosa di diverso".

E in un post sui social, la fidanzata di Mattia, Sofia Caruso, ha deciso di salutarlo così: "Eravamo proprio sul più bello, amore mio, ma grazie per esserti preso cura di me e avermi fatto capire il vero amore. Tu sei e sarai sempre l’amore della mia vita, Matti. Ti amerò per sempre e fino all’infinito".

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