Incidente Asiago, la verità nel video: l’auto dei cinque ragazzi lanciata a folle velocità, poi lo schianto

È dalle immagini delle telecamere di sorveglianza che è emersa la verità sulla tragedia che, nella notte tra sabato 18 e domenica 19 ottobre, ha spezzato tre giovani vite ad Asiago. Filmati nitidi, terribilmente chiari, che mostrano la Peugeot 207 con a bordo cinque amici sfrecciare a tutta velocità lungo via Lavarone, per poi perdere completamente il controllo e trasformarsi in un proiettile di metallo e scintille.
"Abbiamo visionato le immagini di videosorveglianza che sono chiarissime, purtroppo – ha spiegato il sindaco Roberto Rigoni Stern –. Questi ragazzi scendevano ad altissima velocità e, senza dare la precedenza, hanno inforcato un’aiuola spartitraffico andando a collidere contro un segnale stradale, che viene completamente divelto". Il video, acquisito dalla Procura, non lascia spazio a dubbi: la macchina vola letteralmente sopra la rotatoria, sfonda la fontana di marmo e finisce la sua corsa accartocciata sull’asfalto.
Incidente Asiago, le immagini che non lasciano dubbio
Chi ha potuto vederle racconta una scena agghiacciante. "Nelle immagini si vede come un fuoco d’artificio quando la macchina impatta – ha aggiunto Rigoni Stern –. È andata a sbattere contro la rotatoria, volando oltre l’aiuola". In pochi istanti tutto si consuma: l’urto, il ribaltamento, le scintille che illuminano la notte e poi il silenzio. "Dopo il botto, forte come una deflagrazione, cala un silenzio assordante. Poi si sentono solo le urla di chi è rimasto in vita, e infine le sirene dei soccorsi".
Il filmato mostra anche un dettaglio che fa rabbrividire: pochi secondi prima dell’impatto era passata un’altra vettura lungo lo stesso tratto di strada. "Siamo rimasti allibiti – ha spiegato il sindaco –. Cinque secondi prima dell’impatto un’auto è transitata nello stesso punto. Se la Peugeot l’avesse colpita, la tragedia sarebbe stata ancora più grande".
La Procura ha deciso di non disporre le autopsie: quelle immagini e le risultanze dei rilievi bastano a chiarire dinamica e cause del disastro. Il bolide di lamiera che si accartoccia contro la fontana non lascia spazio a interpretazioni: nessun guasto, nessuna fatalità, solo una velocità fuori controllo.
Chi sono le vittime dell'incidente
A bordo della Peugeot c’erano cinque amici legati da un’amicizia profonda e dalla passione per lo sci. Stavano tornando a casa dopo una festa di compleanno. Riccardo Gemo, vent’anni, di Creazzo, Nicola Xausa e Pietro Pisapia, entrambi ventunenni di Lusiana Conco, sono morti sul colpo. Mirko Bez, bellunese, è ricoverato in terapia semintensiva con un trauma cranico e un ematoma subdurale, mentre Otto Pasini, trevigiano, è stato medicato e resta sotto osservazione. Il giovane, sotto choc, ha raccontato cosa è accaduto in quei drammatici istanti.
"Siamo di fronte a una tragedia immensa – ha dichiarato ancora il primo cittadino –. Mi metto nei panni delle famiglie che hanno visto i loro figli morire così. Abbiamo un sentimento di vicinanza e di commozione nei confronti dei genitori". Poi ha aggiunto una riflessione amara: "Questi ragazzi, purtroppo, quando escono non hanno freni inibitori. Occorre fare prevenzione nelle scuole; serve che le forze dell’ordine ne parlino ai giovani. Qualunque sistema di sicurezza ci fosse stato in quella rotatoria non avrebbe evitato la tragedia"
Ironia della sorte, quella rotatoria era stata costruita proprio per ridurre la pericolosità dell’incrocio, già teatro in passato di incidenti. Ma contro una corsa a quella velocità, nulla avrebbe potuto salvarli.
Comunità sconvolta, il messaggio di cordoglio del governatore Zaia
La notizia ha scosso profondamente le comunità di Asiago, Creazzo e Lusiana Conco, dove i tre giovani erano molto conosciuti. La sindaca di Lusiana, Antonella Corradin, ha raccontato di aver interrotto un viaggio organizzato per tornare subito indietro: «Sul pullman c’erano parenti dei due ragazzi, sono rimasti scioccati e senza parole. È calato un silenzio irreale».
Il governatore Luca Zaia ha espresso cordoglio con un messaggio sui social: "L’intera comunità veneta si stringe attorno alle famiglie colpite da questa immane tragedia. Di fronte a eventi come questo, che spezzano vite nel fiore degli anni, ogni parola appare inadeguata".
E ancora Rigoni Stern: "Adesso – ha concluso – è il momento di stare vicini alle famiglie, di stringersi a loro nel dolore. Davanti a una tragedia così non restano che il silenzio, la commozione e la consapevolezza che tutto, forse, poteva finire diversamente".