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In un mese vince 2,4 milioni al Gratta e Vinci, indagini archiviate: “Nessuna truffa, solo fortuna”

Le indagini erano state disposte dalla Procura di Verona come atto dovuto dopo che l’uomo aveva disposto un bonifico da 800mila euro in un istituto di credito brasiliano (suo paese di origine). Il 40enne aveva comprato due biglietti milionari in meno di un mese, ma dagli accertamenti non è emersa nessuna irregolarità. Solo tanta fortuna.
A cura di Natascia Grbic
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Solo fortuna, nessun illecito. I conti del 40enne piastrellista residente nel Mantovano che in 20 giorni ha vinto ben 2,4 milioni di euro al Gratta e Vinci saranno presto sbloccati. E lui potrà godere della sua vincita. Il pubblico ministero che ha seguito il caso ne ha infatti chiesto l'archiviazione: dalle indagini non è emersa nessuna anomalia, nessun collegamento con fantomatici dipendenti infedeli della Lottomatica, né soffiate su dove si trovassero i biglietti vincenti. Insomma, la dea bendata ha davvero baciato l'uomo due volte in venti giorni, regalandogli per due volte di seguito due vincite milionarie. Le probabilità che una cosa del genere potesse accadere? Praticamente prossime allo zero. "Abbiamo svolto tutti gli accertamenti possibili, la Guardia di Finanza ha approfondito ogni aspetto chiarendo dubbi e interrogativi. Non sono emerse irregolarità, per questo ho deciso di chiudere il caso archiviando le accuse", ha dichiarato a Il Corriere della Sera il pm Alberto Sergi.

Le vincite e l'inizio delle indagini

"Non ho barato e non sono un imbroglione, sono soltanto un grande appassionato del gioco e infatti acquisto anche interi pacchetti di tagliandi nella speranza di vincere. Come si spiegano quegli acquisti in due province diverse? Semplicemente perché con il mio lavoro mi trovo spesso a girare in varie città, a seconda di dove si trova il cantiere", le parole del fortunato 40enne. Le indagini erano state aperte dalla Procura di Verona dopo che l'uomo – residente in Italia da tre anni ma originario del Brasile – aveva disposto un bonifico di 800mila euro sul suo conto corrente in un istituto di credito brasiliano. Un atto dovuto, per verificare che fosse tutto in regola. Il primo biglietto vincente da un milione di euro era stato acquistato il 4 febbraio in una tabaccheria del Modenese, poi il 24 dello stesso mese ne aveva comprato un altro da due milioni a Garda, in provincia di Verona. Sin da subito, precisano i legali e lo stesso pm, non erano però emerse anomalie. Solo tanta, parecchia fortuna.

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