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Il tennista paralimpico Andrea Silvestrone e 2 figli morti nell’incidente in A14: “Colpo durissimo”

Chi era Andrea Silvestrone, 49enne giocatore di tennis in carrozzina, morto insieme a due dei suoi tre figli minorenni sull’autostrada A14 nella Galleria Castello a Grottammare. Sconvolta la comunità di Montesilvano dove Silvestrone viveva ed era molto stimato.
A cura di Susanna Picone
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Sono Andrea Silvestrone, 49enne atleta affetto da sclerosi multipla, giocatore di tennis in carrozzina, e due dei suoi tre figli minorenni le tre vittime del gravissimo incidente stradale registrato oggi sull'A14 nella Galleria Castello a Grottammare (Ascoli Piceno).

Una notizia che ha sconvolto la comunità di Montesilvano (Pescara), dove il campione paralimpico viveva ed era molto stimato. Testimonial di iniziative per l'inclusione nello sport, Andrea Silvestrone è morto nello schianto avvenuto all'altezza del km 300, in corrispondenza di un "cantiere di lavoro correttamente installato e segnalato”. Sul luogo dell'evento sono intervenuti Vigili del Fuoco, i soccorsi sanitari e meccanici, Polizia Stradale e personale della Direzione 7/o Tronco di Pescara di Autostrade per l’Italia.

"Silvestrone aveva saputo trasformare una disabilità in un punto di forza"

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"La scomparsa dell'amico e campione paralimpico Andrea Silvestrone rappresenta un colpo durissimo non solo per il mondo dello sport, ma anche per tutto quel mondo dell'associazionismo che opera nel campo della prevenzione e della tutela della salute": le parole di Marco Lombardo, presidente della sezione di Pescara della Lega Italiana Lotta contro i Tumori (Lilt) e membro del Consiglio Direttivo della Lilt nazionale.

"Andrea, socio onorario della Lilt di Pescara, era un uomo che aveva saputo trasformare una disabilità in un punto di forza, in un trampolino da cui ripartire con maggiore vigore, con un entusiasmo incredibile, con una gioia di vivere straordinaria – si legge nella nota – I nostri pensieri sono ora vicini ad Andrea, ai suoi due bambini, morti con lui nello schianto, e ci stringiamo al dolore della moglie Barbara continuando a pregare per la salvezza del terzo figlio".

Il terzo figlio dell’atleta, infatti, è rimasto ferito nell’incidente ed è ricoverato in ospedale ad Ancona.

"Con la Lilt – ricorda ancora Lombardo – Andrea ha instaurato da anni una bellissima collaborazione, partecipando attivamente alle iniziative e ai momenti di dibattito pubblico, raccontando della propria patologia, dell'importanza della prevenzione a tutto campo, prestando la propria immagine come testimonial d'eccezione nelle nostre campagne. Con Andrea avevamo tanti progetti da realizzare, e la Lilt continuerà a lavorare sulle nostre idee comuni continuando a raccontare ai giovani la grande vitalità di un uomo, di un atleta, di un padre che ha lasciato una traccia incancellabile nella vita di tutti coloro che hanno attraversato il suo cammino. Il Consiglio Direttivo, il Comitato Scientifico, la Consulta Femminile e il Consiglio giovanile della Lilt esprimono il proprio unanime cordoglio alla famiglia".

Incidente in galleria, il cordoglio sui social

Tanti i messaggi di cordoglio. La Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali Abruzzo ha affidato, tramite il delegato regionale, un messaggio sui social: "Ci mancherai, Andrea, ci mancherà la tua tenacia, la tua cultura, il tuo sorriso contagioso.Hai voluto portare con te due dei tuoi tre gioielli. Possa il terzo trovare un senso per continuare a vivere questa vita troppo crudele con voi. Possiate riposare in pace".

Colpito dalla tragedia anche il sindaco di Montesilvano, Ottavio De Martinis: "Una notizia tremenda per noi, Andrea era un mio caro amico con il quale ho condiviso momenti belli e con cui ho anche giocato talvolta a tennis, era un bravo istruttore. Di recente lo avevamo premiato nella Festa dello sport. Una grave perdita, un gran dolore per la perdita di un amico e dei suoi figli".

"Sei stato un campione, di sport e di vita, hai lasciato un segno indelebile nell'esistenza di tutti coloro che hanno incrociato i tuoi sguardi e le tue parole", così su Facebook anche il sindaco di Pescara, Carlo Masci.

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